Passerella in centro città per i cani che cercano casa 

L’inziativa di Arcadia. Saranno fatti sfilare sia per far capire cosa fa il canile roveretano che per agevolare le adozioni. E fare posto anche agli animali oggi custoditi da Pan-Eppaa


MATTEO CASSOL


Rovereto. Entro fine anno il parco canile di rovereto, gestito alla mira da arcadia onlus, dovrà accogliere i cani “sfrattati” – una dozzina – dalla chiusura del canile pan-eppaa. anche per questo l’associazione di gigi raffo confida nella buona riuscita di “dogs and the city”, iniziativa in programma sabato 16, quando alcuni degli “arcadia dogs” ospiti del parco canile sfileranno per la città (partenza alle 15.30 dal follone e arrivo in piazza erbe alle 16.30) sperando di far “innamorare” qualcuno che poi possa adottarli.

In due mesi 45 nuovi cani

«La chiusura del Pan-Eppaa – dice Raffo – era attesa da anni, perché è un canile fuori norma. Faremo transitare da noi tutti i loro cani entro il 31 dicembre. Al momento la situazione è un po’ al limite, perché in due mesi e mezzo tra ingressi e parti di animali entrati a fine gravidanza abbiamo avuto 45 nuovi cani. È anche vero che solo in quest’ultima settimana abbiamo avuto 15 adozioni. Di quei 45 cani poi 30 sono cuccioli, quindi saranno più facilmente adottati e dunque pensiamo che entro fine anno saremo in grado di accogliere anche tutti i cani Pan-Eppaa.

I traferimenti da Pan-Eppaa

Inizieremo a trasferirli già dalla prossima settimana: il problema è che sono cani sempre stati in isolamento, dunque andranno fatte delle valutazioni (noi abbiamo 70 posti, solo una parte dei quali in box singoli) e dovremo anche verificare che siano effettivamente di Pan-Eppaa, altrimenti dovrebbero tornare ai proprietari. In ogni caso dobbiamo cominciare a fare spazio».

“dogs and the city”

Raffo sottolinea però che “Dogs and the city” è una proposta indipendente, evoluzione delle passeggiate in città, e non legata alla chiusura di Pan-Eppaa: «L’idea è far vedere cosa fa il parco canile di Rovereto, perché spesso le persone danno prova di saperne ben poco e ciononostante criticano. Si tratta di far capire alle persone che quando vengono in canile non salvano un cane, ma prendono un cane che ha grandi competenze, spesso maggiori di quelle di un cane di proprietà. Sfileranno i nostri cani con un indice di adottabilità che permette loro di essere adottati in diversi contesti. Ci saranno cani “semplici” ma anche “importanti” come dogo e pitbull, che gestiti bene con museruola, possono essere inseriti in molti modi, anche come cani da guardia. Se il tasso di adozioni si alzerà ancora di un po’ potremo accogliere tutti i cani di Pan-Eppaa anche prima di fine anno».













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