«Negozi in centro? Noi ci crediamo» 

In poche settimane in via Scuole hanno aperto tre attività commerciali e l’Osteria n° 1 delle cooperativa sociale Dal Barba


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. «L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!»: una frase che un campione di ciclismo come Gino Bartali usava spesso quando veniva interpellato sulla situazione del ciclismo. Una frase che, nella sostanza, si sente spesso in città parlando di negozi che resistono a fatica o che peggio ancora chiudono. E, come sempre, le opinioni si dividono: chi ormai si rassegna e vede tutto nero e chi invece dice basta al pessimismo e invita a guardare la realtà con ottimismo. Via Scuole da qualche settimana ha cambiato volto e molte vetrine sono tornate ad illuminarsi. Tre i nuovi negozi che hanno aperto i battenti ai quali va aggiunta l’Osteria n° 1 (ex bar Bianco) gestito dalla cooperativa sociale “Dal Barba” dove sono impegnati ragazzi e ragazze con disabilità o fragilità.

«Avevamo tre opzioni: Trento, Riva del Garda e Rovereto. Alla fine abbiamo scelto la nostra città perché ha bisogno di essere risollevata e noi, da roveretane, ci crediamo tanto da decidere di aprire il nostro negozio» affermano Chiara Festi e Michela Scottini del negozio di bigiotteria e accessori moda “Greenapple”. Che aggiungono:«Basta piangersi addosso, guardiamo le cose con ottimismo e poi si vedrà... Fino ad ora siamo soddisfatte e crediamo che le potenzialità per lavorare ci siano anche qui». A qualche metro di distanza Clementina Balter ha aperto “Eureka kids”, un negozio di giocattoli «che mancava in centro storico... E lo ho scoperto a maggior ragione da quando sono diventata mamma di Diletta. Bisogna crederci in Rovereto e il fatto che tre negozi abbiano aperto quasi contemporaneamente in questa via è una concomitanza positiva. Bimbi ce ne sono sempre, nonni che li viziano ancora di più... quindi speriamo bene» afferma la titolare che ha assunto due commesse, Elisabetta Sottoriva e Cecilia Terrano. Avrebbero voluto assumere una commessa («ma ancora mancano i margini per farlo») anche Nello e Giuseppe Luongo, padre e figlio originari di Salerno, che hanno aperto un negozio di calzature: «Crediamo molto in Rovereto e abbiamo fatto investimenti importanti. Pensavamo di lavorare con i turisti sotto Natale, ma se ne sono visti pochi. In compenso i roveretani ci hanno onorato con la loro presenza e i loro acquisti. Contiamo ancora su di loro perché qui vogliamo continuare a lavorare». Con Francesco Gerosa sono all’opera i ragazzi dell’ Osteria n° 1 dove vengono serviti piatti della cucina trentina. Un’iniziativa che ha riscontrato un buon successo e che merita di essere valorizzata perché non si tratta solo di osteria ma di un progetto che coinvolge diverse cooperative sociali per l’inserimento di ragazzi con disabilità nel mondo del lavoro.

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