Migranti, oltre 200 mila euro al Comune 

Rinnovato il protocollo d’intesa con la Provincia: la cifra assegnata a Rovereto servirà a finanziare interventi di inclusione



ROVERETO . Il nuovo protocollo tra Comune e Provincia che regola l’accoglienza ai migranti porterà nelle casse comunale oltre 200 mila euro per interventi di inclusione sociale. Denari che provengono dal cosiddetto “Bonus accoglienza” erogato dal Ministero dell’interno, in maniera commisurata al numero delle presenze certificate sul territorio. Nel caso di Rovereto, i dati del Cinformi parlano di 412 migranti, sommando quelli inseriti nella prima e nella seconda accoglienza, sul territorio comunale. Com’è noto, l’accoglienza ai richiedenti protezione internazionale è disciplinata da un protocollo di intesa sottoscritto con il Commissariato del Governo. L’accoglienza dei migranti avviene secondo un modello provinciale che prevede la dislocazione delle persone in prima e seconda accoglienza, presso strutture comunitarie, o appartamenti presenti sul territorio provinciale, con una significativa presenza in particolare a Trento e Rovereto, che sono del resto i due maggiori comuni della provincia.

Per favorire l’integrazione dei richiedenti asilo, il Comune ha instaurato con la Provincia attraverso il Cinformi una collaborazione sulla base di un protocollo che prevede la messa a disposizione di strutture e alloggi comunali da destinare all’accoglienza e l'attivazione di percorsi di integrazione sociale, volti alla coesione sociale e alla pacifica convivenza tra richiedenti protezione internazionale e comunità residente. Per sostenere i Comuni impegnati nell'accoglienza, il Ministero dell’Interno ha attribuito un “Bonus accoglienza” commisurato alla presenza di richiedenti asilo, con un criterio che prevede 500 euro per ogni presenza. Al Comune è stato riconosciuto un totale complessivo di 203.500 euro, previsto nel bilancio di previsione triennale 2018 - 2020, nell'esercizio 2018. Le risorse assegnate concorrono al perseguimento delle finalità del protocollo d'intesa. L'amministrazione Valduga, a partire dal 2018, vuole promuovere d’intesa con la Provincia la realizzazione di interventi sul territorio comunale «orientati a potenziare l'inclusione sociale e a sviluppare il coinvolgimento dei richiedenti asilo in azioni di volontariato e cittadinanza, volte all’acquisizione di competenze occupazionali e di autonomia e alla qualificazione dei luoghi, al fine di potenziare la sicurezza e la visibilità sociale positiva». Il Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia ha formalizzato una richiesta di proroga di un anno (cioè per tutto il 2018) del protocollo, richiedendo in particolarela disponibilità di 3 alloggi in via Brigata Acqui con rimborso delle spese di gestione a carico della Provincia, quantificate in 600 euro al mese per alloggio. L’ultima seduta di giunta ha rinnovato il protocollo confermando la messa a disposizione dei tre alloggi di via Brigata Acqui da destinare all'accoglienza di donne e nuclei familiari in comodato gratuito, con l’indennizzo mensile da parte della Provincia) di 1.800 euro a titolo di rimborso.

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