Luxottica, operaia infedele ruba occhiali 

In vendita on-line a prezzi stracciati: lei è stata licenziata, denunciato anche il convivente che si occupava del commercio 



ROVERETO. Decine di occhiali di pregio che uscivano di nascosto dalla fabbrica di via Caproni e venivano venduti in rete a prezzi bassissimi. Ma i responsabili sono stati individuati, grazie al certosino lavoro dello staff di Luxottica, che a livello di gruppo esercita un costante controllo sul settore dell’e-commerce e delle vendite on-line per prevenire la piaga della contraffazione e, come in questo caso, dei furti. Una dipendente è stata licenziata in tronco: nel suo appartamento i carabinieri hanno trovato una borsa piena di occhiali, con tanto di custodia, contrassegnati dal codice che identifica lo stabilimento roveretano. Le verifiche erano partite in ottobre e gli esperti del gruppo avevano individuato un venditore privato che proponeva Ray-Ban nuovi a prezzi più che dimezzati rispetto al prezzo di listino. Dell’offerta anomala sono stati interessati i carabinieri di Rovereto, che per prima cosa hanno verificato l’identità del venditore e se la merce in offerta fosse contraffatta. I militari, fingendosi compratori, hanno dato appuntamento al venditore nei pressi del casello autostradale per ritirare la merce. Al momento delle presentazioni, però, i carabinieri hanno estratto il tesserino, palesandosi, e hanno voluto dare un’occhiata all’abitazione dell’uomo, un quarantacinquenne di Rovereto. Si è così scoperto che gli occhiali non erano contraffatti, ma autentici, e che provenivano dallo stabilimento di via Caproni. Nel quale, malgrado i continui controlli, erano stati registrati numerosi ammanchi di prodotto. Oltre agli occhiali finiti, che venivano consegnati nella loro custodia, i militari hanno trovato numerose lenti, viti e vari accessori. Tutta merce che è stata restituita alla Luxottica. Ma non è stato il venditore privato l’unico a finire nei guai: la sua convivente, 54 anni di Rovereto, è infatti una dipendente di Luxottica, e i carabinieri ritengono che fosse lei a portare fuori dall’azienda occhiali e componentistica, con vari stratagemmi. La donna è stata denunciata per furto aggravato, l’uomo per il reato di ricettazione. Ma le indagini, coordinate dalla Procura di Rovereto non finiscono qui, perché data la grande quantità di occhiali trovati in casa alla coppia si ritiene che altre persone possano essere coinvolte nel traffico illecito. Forse altri dipendenti Luxottica, che avrebbero partecipato in qualche misura al reperimento di pezzi e prodotti finiti. (gi.l.)

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