Il Museo “presta” agli alpini il cappotto di Cesare Battisti 

Lo scambio. Il cimelio custodito al castello sarà esposto al Museo degli Alpini di Doss Trento L’accordo prevede che a Rovereto arrivino invece due cannoni e una barca del genio pontieri


Robert Tosin


Rovereto. Uno scambio di cortesie e di “regali”, come si fa tra amici che si stimano molto e che vogliono continuare una proficua collaborazione. Con questo spirito, ieri Alberto Miorandi, presidente del Museo della guerra di Rovereto, e il tenente colonnello Giulio Lepore, direttore del Museo degli Alpini, hanno firmato una convenzione con la quale si scambiano alcuni cimeli che andranno ad arricchire le collezioni da una parte del castello roveretano e dall’altra del nuovo Museo storico nazionale degli alpini che sarà aperto al pubblico nel corso dell’autunno prossimo.

Per la precisione, assieme ad altri oggetti (come una maschera antigas del primo conflitto mondiale), da Rovereto partirà il cappotto da ufficiale degli alpini di Cesare Battisti. Il Museo di Rovereto, invece, acquisisce alcuni pezzi che vanno ad aggiungere contenuti al racconto storico legato alle campagne militari italiane a cavallo tra Ottocento e Novecento: un cannone italiano da montagna da 7 cm , utilizzato durante la battaglia di Adua del 1896, un cannone turco ad avancarica in bronzo, preda bellica durante la guerra di Libia nel 1911-12, e infine una barca italiana del genio pontieri, utilizzata per realizzare i ponti di barche che permettevano di attraversare i corsi d’acqua anche durante la Prima guerra mondiale.

«Rappresentiamo due musei con caratteristiche diverse - ha detto il presidente Miorandi -: quello degli alpini più concentrato sulla storia del corpo speciale dell’esercito, noi più allargati a coloro che furono i protagonisti dei confronti bellici. Certo è una collaborazione che ci fa molto piacere e che intendiamo continuare», anche perchè i due musei fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra.

Entusiasta anche il colonnello Lepore, che non vede l’ora di aprire il “suo” museo a Doss Trento al più presto. «Dal Museo di Rovereto ho ottenuto grande collaborazione e un aiuto su molti aspetti della gestione di un museo con queste caratteristiche. Portare a Trento il cappotto di Cesare Battisti ha un grande significato. Sarà così ancora più bello aprire il Museo degli alpini, speriamo nel corso dell’autunno. Ora siamo in fase di predisposizione degli arredi, poi potremmo offrire un percorso di vista innovativo e tecnologico che sarà apprezzato sicuramente. La convenzione ha la durata di cinque anni ed è comunque rinnovabile a fronte dell’approvazione della Sovrintendenza. Ma al di là degli aspetti burocratici, c’è da ritenere che lo scambio e la condivisione tra le due realtà sarà continuativa nel tempo e metterà “in vetrina” un patrimonio storico di prim’ordine.













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