Fugatti e Savoi: «Tra un anno un sindaco leghista» 

rovereto. Dopo aver riaperto la sede di Cavalese e in attesa di riaprire, a giorni, quella di Pergine, ieri la Lega Nord ha riaperto anche la sede di via Tartarotti a Rovereto. Negli stessi locali...



rovereto. Dopo aver riaperto la sede di Cavalese e in attesa di riaprire, a giorni, quella di Pergine, ieri la Lega Nord ha riaperto anche la sede di via Tartarotti a Rovereto. Negli stessi locali che la avevano ospitata dal 2016. «Stiamo lavorando per risolvere i problemi dei cittadini - ha detto Mara Dalzocchio - e in sei mesi abbiamo fatto più di altre amministrazioni in cinque anni. Le sedi sono fondamentali per incontrare i cittadini: le nostre antenne sulle città».

«Abbiamo un anno e mezzo - ha precisato poi il presidente Savoi - per costruire qui dentro la squadra ed il programma con cui presentarci alle prossime elezioni comunali. Siamo alla guida della Provincia, è il momento di chiudere la stagione dei governi del centrosinistra anche a Rovereto e a Trento».

Passando agli amministratori, le parole più chiare in un’ottica strettamente roveretana le ha dette Achille Spinelli. «Stiamo lavorando molto, anche per Rovereto. Che per molti motivi, è rimasta nettamente indietro negli ultimi decenni rispetto a Trento. La Vallagarina ha perso molta strada ed è indispensabile per noi rimetterla al passo».

È stato il segretario roveretano Maurizio Bisoffi a fissare la “lista” delle priorità. «In effetti abbiamo tanti problemi. Dalla viabilità, con l’urgenza di una tangenziale, alla necessità di una stazione delle autocorriere. Dal problema della puzza e dei fanghi al nodo della Rsa di cui stiamo discutendo proprio in queste settimane. Alla giunta provinciale chiediamo attenzione: rappresenteremo le esigenze principali della nostra città, sperando che sia possibile trovare le risorse per fare finalmente quello che non è mai stato fatto».

Il presidente Maurizio Fugatti non ha fatto promesse, se non quella di una attenzione nuova per Rovereto e la Vallagarina. «Questa città - ha detto - ci ha dato tanto anche in termini di consensi alle provinciali. Stiamo cambiando le cose. Senza rivoluzioni, ma qualche segno di cambiamento credo si sia già visto chiaramente».

A margine di quella che è stata soprattutto una festa, una battuta sulla Rsa. «Non ci sono decisioni prese. Approfondiremo le diverse ipotesi e sceglieremo la migliore per i roveretani. Lavorando assieme all’amministrazione di Rovereto ma senza preconcetti. Vannetti, via Ronchi o altre soluzioni ancora: sceglieremo il progetto migliore». L.M













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