le reazioni

Femminicidio di Rovereto, Antoniozzi: «Stop a infermità farlocche»

Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera è firmatario della proposta di modifica delle norme che disciplinano l’infermità mentale: «Si tratta di un fatto gravissimo a prescindere che a commetterlo sia stato uno straniero senza fissa dimora»



ROVERETO. «Mentre preghiamo per la signora di Rovereto, ci aspettiamo già che per questo criminale che l’ha uccisa ci sarà un avvocato che chiederà l'infermità o la seminfermità mentale». Lo afferma, intervenendo sui drammatici fatti di Rovereto (LA NOTIZIA), Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e presentatore della proposta di legge di modifica degli artt 88 e 89 del codice penale che disciplinano l'infermità e la seminfermità mentale.

«Si tratta di un fatto gravissimo - aggiunge Antoniozzi - a prescindere che a commetterlo sia stato uno straniero senza fissa dimora. Però questo è il Paese dell'infermità: di Mauro Rozza, che ha ucciso la moglie con 66 coltellate pagando solo con tre anni in Opg e una volta fuori ha truffato per milioni di euro una disabile, e di Gianluca Paul Seung, che ha ucciso la povera dottoressa Capovani a Pisa e che potrebbe avere qualche infermità o seminfermità. Questo è il Paese delle infermità farlocche - conclude Antoniozzi - che hanno purtroppo reso impuniti criminali e assassini». 













Scuola & Ricerca

In primo piano