Blitz in viale Trento: giù gli ultimi alberi 

Del tutto inattesa la ditta incaricata si è presentata ieri mattina, ha transennato l’area e abbattuto le piante superstiti


di Luca Marsilli


ROVERETO. La ditta incaricata si è presentata senza alcun preavviso ieri mattina. Ha transennato il tratto di ciclabile e marciapiede davanti al supermercato, dove rimanevano i sette alberi scampati al taglio del 22 aprile, e acceso le motoseghe. Allora c’erano voluti i reparti mobili di carabinieri e polizia. Ieri all’inizio delle operazioni non c’era nemmeno un vigile urbano. La “sorpresa” ha funzionato. E sotto la pioggia gli operai hanno prima capitozzato e poi abbattuto gli ippocastani, tagliando a zero anche la siepe che contornava le aiuole. Del comitato contro l’abbattimento, era presente il solo Irio Bini che non ha potuto che documentare, filmandolo, il lavoro degli operai. E discutere con il forestale incaricato di verificare la presenza di nidi su alberi e siepi. Informalmente, diceva di avere verificato con la massima cura e di non avere trovato un solo nido sulle piante destinate all’abbattimento. E questo sia nei giorni scorsi, quando era stato compiuto il sopralluogo più dettagliato, che ieri mattina, quando ha solo verificato che le cose non fossero cambiate nel frattempo. Ovviamente - viviamo nell’era del complottismo - si è sentito accusare e con poca grazia di avere messo nella relazione quello che gli avevano detto di metterci. L’ha presa anche male, probabilmente come avrebbe fatto chiunque faccia seriamente il proprio mestiere e si veda dare sostanzialmente del cialtrone da chi quel mestiere nemmeno immagina come si faccia, ma in compenso ha inattaccabili certezze che non si preoccupa di verificare. Comunque era lì, col suo binocolo d’ordinanza, e ha seguito passo passo le operazioni.

Dal punto di vista tecnico, nessun problema. Gli alberi sono stati prima “puliti” dai rami, poi abbassati fino a lasciare in piedi solo il paio di metri di fusto principale. Eliminato a raso solo nel pomeriggio. In questo modo è stato possibile controllare l’area di caduta riducendola ai soli pochi metri transennati: nemmeno il parcheggio adiacente è stato sgomberato. Più lungo di fatto il lavoro di taglio e raccolta dei rami. Anche la lunga siepe è stata rasa a zero a forza di motoseghe.

Adesso in viale Trento dovrebbe essere tutto pronto per il via ai lavori di riqualificazione. Inutile dire che più tempo passerà, nella desolazione incontestabile lasciata dal taglio del verde, peggio è. La speranza è che l’immagine del nuovo viale finito possa compensare quella che per ora hanno negli occhi tutti i roveretani: quella di una landa disordinata e avvilente, dove erano abituati da sempre a vedere un doppio lungo filare di alberi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano