Tribunale

Aquaspace assolta, dopo quasi 7 anni via i sigilli dal depuratore di Rovereto

La sentenza di primo grado assolve l’azienda e il direttore dello stabilimento: non ci fu traffico illecito di rifiuti. Ora dovrà essere ammodernato per ripartire



ROVERETO. Il depuratore dell'Aquaspace di Rovereto non veniva utilizzato per lo smaltimento illecito di rifiuti. Lo ha stabilito il giudice che in primo grado ha assolto il direttore dello stabilimento Tiziano Battistini e l'azienda e ha ordinato il dissequestro dell’impianto, che era stato sigillato nel 2018.

Per tornare ad operare la struttura dovrà ora eventualmente essere fortemente ammodernata. "Una vicenda che ci è

costata 20 milioni di euro", ha detto il titolare Giulio Bonazzi.

A processo si è arrivati dopo una lunga inchiesta passata nelle mani della Direzione distrettuale antimafia proprio perché tra le ipotesi di reato c'era quella di traffico illecito di rifiuti.













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