«Appalto dello Smart Lab ennesima brutta figura» 

Vergnano (M5S) bacchetta la giunta: la resa della vincitrice della gara Bellesini è l’ultimo capitolo di una serie di fallimenti, da viale Trento fino alla viabilità



ROVERETO . La recente esperienza dell’appalto per la gestione dello Smart Lab, il centro giovani di viale Trento, rappresenta secondo Paolo Vergnano, consigliere del M5S il paradigma di «come non si gestiscono le gare». Per Vergnano, si tratta dell’«ennesima brutta pagina degli appalti di servizio della nostra città. Dopo la pessima figura dell’esternalizzazione della biblioteca, con tanto di passaggi in consiglio comunale, revisione della gara e tradimento delle promesse (poi rientrate in extremis) sulle assunzioni, ora addirittura si profila l’abbandono per incapacità organizzativa della vincitrice. La cooperativa Bellesini ha presentato un progetto, ha vinto, ma non riuscirà ad ottemperare alla promessa data. Partecipare ad una gara pubblica di gestione di un servizio come questo, che coinvolge moltissime associazioni ed è rivolto ai giovani - osserva il pentastellato -, non è solo un business. È soprattutto un patto civile tra il gestore e la cittadinanza. Cittadinanza che ha “messo sul piatto” oltre 1 milione e 200 mila euro. La risposta del vincitore? “Abbiamo scherzato, non siamo capaci di farlo”. Comprendiamo che si possa sbagliare, ma chi ha scritto ed approvato il bando come si è premunito, come ha potuto permettere che si potessero scrivere progetti dai piedi d’argilla, come ha potuto credere che senza esperienza e senza accordi pregressi i futuri gestori potessero ottemperare alla promessa? Quante aspettative di giovani, associazioni, operatori sono state disintegrate in questi giorni? Quanta fiducia nella politica avranno d’ora in poi i giovani che frequentano lo Smart Lab? Inoltre chi risarcirà la Città di Rovereto per il danno di immagine e di aspettative fallite?»

Per Vergnano va subito individuato cosa non ha funzionato «e trarre le dovute conseguenze». Il consigliere pentastellato non usa mezzi termini nel pesante giudizio sull’amministrazione: «Questo è semplicemente l’ennesimo fallimento del progetto dei civici. Tra cui militano moltissime persone di enorme spessore culturale e civile, ma che sono schiacciate dalla necessità che ha la giunta di concludere più progetti possibili - qualche maligno direbbe “affari” -, passando sopra gli interessi collettivi, i beni comuni, le istanze che arrivano dalla popolazione. Un fallimento che ha varie facce. Taglio di alberi, speculazione edilizia in parchi cittadini, viabilità caotica spacciata per mobilità, attendismo e politica del “è colpa degli altri”». La resa della Bellesini, conclude Vergnano -è «solo l’ultimo capitolo di questo fallimento».

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