Addio all’Accademia lirica, l’ex Anmil verrà abbattuta 

L’amministrazione chiede ad Euritmus certezza sulla sostenibilità dell’opera mentre per il presidente Rossi il Comune ha già optato per la demolizione



ROVERETO. L’Accademia di musica lirica sognata al Bosco dalla città dall’associazione Euritmus resterà... un sogno. L’ultima parola non è scritta, ma mettendo assieme le risposte che Comune e Provincia hanno recapitato ai promotori, è facile trarre le conclusioni. Le rusppe in autunno saliranno in collina e demoliranno l’ex Anmil. Per la Provincia la volontà del Comune è quella di procedere con la demolizione, mentre il sindaco Valduga, nel rispondere ad Euritmus, esprime perplessità e chiede delle ulteriori “garanzie sulla sostenibilità del progetto”.

In marzo sembrava che davvero l’Accademia di lirica potesse diventare realtà, e bloccare in extremis la demolizione (attesa da anni in mancanza di alternative) del rudere al Bosco della città. L’associazione Euritmus dei fratelli Broz aveva presentato il progetto, che prevedeva il finanziamento di 9 milioni di euro da parte di una fondazione (Il Senso della vita, proprietà di una società finanziaria) per una scuola di canto lirico e musica classica. In marzo, dopo l’esposizione di Klaus Broz, il consiglio aveva quasi a sorpresa aperto una porta all’Accademia, chiedendo della documentazione, per pensarci su. Euritmus aveva quindi recapitato vario materiale alla giunta (brochure e dati di progetto), tra cui una lettera, firmata dal responsabile finanziario della fondazione, in cui garantisce che l’ente è pronto a metterci 9 milioni di euro, di fronte ad una lettera di intenti da parte del Comune. Va ricordato che il costo complessivo dell’Accademia, da progetto, è di 10 milioni, un milione andrebbe comunque coperto dal Comune. Nel rispondere ad Euritmusi il sindaco Valduga ha chiesto di integrare “con argomenti certi e oggettivi della sostenibilità del progetto, che diano concrete garanzie”. Senza garanzie di sostenibilità, non se ne potrà fare nulla. Euritmus aveva scritto anche al presidente Rossi, il quale ha risposto, in sostanza, che da quanto finora ha avuto dal Comune, la volontà di Rovereto è di abbattere. I responsabili di Euritmus, di fronte a queste risposte, sono rimasti disarmati: la loro sensazione è che non ci sia la volontà politica. Con l’abbattimento dell’ex Anmil, la proprietà, che è la Patrimonio del Trentino, avrà 4,5 milioni di euro di crediti edilizi da valorizzare sulla città di Rovereto (leggi: edificazioni). Tutto finito, dunque? Sì, almeno di colpi di scena. Il presidente Rossi ha precisato ad Euritmus che la demolizione non potrà iniziare prima di metà ottobre, termine della nidificazione degli uccelli, e che i lavori potrebbero partire dopo il 1 novembre. Date che stranamente collidono con le scadenze elettorali... (m.s.)

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