«Accuse strumentali: qui i cani sempre trattati bene» 

Domani chiude il canile Ai Fiori. Aldo Candioli (Pan Eppaa) amareggiato per le accuse: «Dopo 32 anni di servizio dobbiamo lasciare. Ma questo non significa morire: noi ci saremo»


GIANCARLO RUDARI


Rovereto. Il canile pan-eppaa ai fiori è nato con lui (e con claudio d’ingiullo) e con lui, vale a dire con aldo candioli, chiude. «un impegno durato 32 anni ma che non si esaurisce qui. perché chiudere non significa morire... io voglio occuparmi ancora di cani». domani per il canile è l’ultimo giorno e per fine anno, come stabilito dall’ordinanza del comune, tutti i cani rimasti dovranno essere “ricollocati”. «dobbiamo adeguarci - afferma aldo candioli con un groppo alla gola - e degli ultimi quattro animali tre andranno all’altro canile comunale (quello alla mira gestito da arcadia), mentre uno tornerà dalla sua proprietaria. ma non mi si venga a dire che noi abbiamo abbandonato gli animali al freddo e senza cibo perché questa è una falsità enorme come una casa...». i toni solitamente moderati diventano duri e perentori dopo le accuse lanciate sul web: «queste sono accuse strumentali e qualcuno ha sicuramente forzato la mano: questo canile non è mai stato in condizioni igieniche precarie e nessuno può muovere questa accusa nei nostri confronti. gli ultimi cani rimasti sono seguiti come quando ne avevamo 50 o 60. sono puliti, hanno da mangiare e da bere. di freddo non è mai morto un cane qui da noi e 20 anni faceva più freddo che adesso: con questo non dico che si sta meglio al freddo che al caldo...»

Abbandonati dalla politica

Resta il fatto, però, la struttura Ai Fiori avrebbe avuto bisogno di interventi consistenti... «Purtroppo - sospira Candioli - le risorse sono sempre state poche. La politica non ci ha dato tanto e ha fatto altre scelte con un nuovo canile e una nuova gestione a... e mi fermo lì. Io ho fatto volontariato puro, ci rimetto anche parte della mia pensione e non ho assolutamente lucrato sulla gestione di questo canile... Andava tutto bene fino a quando con il nuovo canile sono iniziate le puttanate... La politica ci ha tagliato le gambe e da quel momento abbiamo f atto davvero fatica, siamo andati avanti con i nostri soldi e non potevamo certo rinnovare la struttura. C’è invece chi riempie il canile e poi fa un appello perché vadano a comprare le crocchette per i cani... Assurdo, queste cose noi non le abbiamo mai fatte. Ma ormai è andata così: con il 31 si chiude ma non siamo sicuramente morti, come le ho detto prima...» conclude Candioli.













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