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Robosense: da Pergine Valsugana al Kentucky sulle ali della robotica

Lo spinoff dell’Università di Trento Robosense, azienda nata nel 2012, oggi insediata nel Business Innovation Centre di Pergine Valsugana, si prepara a varcare i confini europei sbarcando in Kentucky



TRENTO. Robosense, azienda nata nel 2012 grazie ad un finanziamento “Seed Money” erogato da Provincia e Trentino Sviluppo, oggi conta sei collaboratori. Opera in campo meccatronico, nell’ambito della robotica e della sensoristica, sviluppando soluzioni automatizzate basate su veicoli robotici e apparati di diagnostica con l’uso di sistemi optoelettronici e di visione.
Da anni collabora con il gruppo francese Balyo Spa, a cui fornisce un’applicazione per automatizzare i magazzini che è stata adottata con successo in numerosi impianti europei. A partire dal sistema sviluppato per il cliente francese – e in collaborazione con il partner italiano Euroimpianti Spa – è stata sviluppata una versione più evoluta. Questa nuova tecnologia non solo è in grado di riconoscere i pallet, ma anche di valutare la disposizione relativa del carico considerando tutte le variabili geometriche. In questo modo, se un carico non soddisfa i requisiti richiesti dall’alta densità dei magazzini moderni, viene rilavorato o scartato.
Tale tecnologia si basa sulla visione 3D, grazie a tre telecamere perfettamente sincronizzate nello spazio e nel tempo. Una è dedicata al riconoscimento del pallet che sta alla base dei carichi nella logistica. Le altre due valutano la consistenza tridimensionale rilevando se ci sono eventuali fuori sagoma troppo pronunciati o dei sotto sagoma troppo stretti. Questi difetti potrebbero causare problemi di incompatibilità con la disposizione del carico nel magazzino e/o rendere impossibile la presa in gestione da parte della catena di automazione che segue.
«Il nostro sofisticato sistema di rilevamento – spiega l’amministratore delegato Mattia Tavernini – previene questi inconvenienti e garantisce una catena di automazione in grado di funzionare senza intoppi, evitando quindi quei disguidi e ritardi che, in ambito industriale, equivalgono a mancati ritorni economici».
«La portata innovativa della soluzione – gli fa eco il professor Mariolino De Cecco, uno dei soci fondatori dello spinoff – risiede negli algoritmi sviluppati a partire da conoscenze a livello universitario messe a disposizione con successo nell’ambito delle realtà produttive. Nello specifico, si tratta di una applicazione meccatronica che combina una parte di percezione, sensoristica, una di processamento, software, e una di azione, meccanica. Tutto ciò quindi instaurando un ciclo di percezione/azione».

La parte di percezione, in particolare, sfrutta camere 3D industriali a basso costo, che vengono processate da algoritmi di proprietà esclusiva di Robosense.
L’innovativo sistema ha catturato l’attenzione del colosso tedesco Henkel, leader mondiale nel settore chimico e dei prodotti per la cura della persona, che ha deciso di installarlo nel proprio centro logistico di distribuzione a Bowling Green nel Kentucky, aprendo così all’impresa di Pergine Valsugana uno sbocco sul mercato nordamericano.













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