Taglio degli alberi, lo sconcerto degli ambientalisti

Riva. Continuano ad arrivare le reazioni al taglio degli alberi del parco Lido per far spazio all’ampliamento del Palacongressi, dopo che ieri dalla Giunta hanno dichiarato che «alcuni degli alberi...



Riva. Continuano ad arrivare le reazioni al taglio degli alberi del parco Lido per far spazio all’ampliamento del Palacongressi, dopo che ieri dalla Giunta hanno dichiarato che «alcuni degli alberi in oggetto, secondo la perizia già in possesso dell’amministrazione comunale, erano in cattivo stato di salute e si sarebbero dovuti abbattere in tutti i casi. Ma a parte questo, anche fossero stati tutti sani e si fosse deciso di mantenerli, questo avrebbe richiesto una modifica radicale del progetto, con una dilatazione dei tempi molto rimarchevole».

«Se gli alberi andavano comunque abbattuti – replicano dal comitato Salvaguardia Area Lago – per quale motivo è stata chiesta una perizia spendendo i soldi della cittadinanza? Per una questione di tempistiche, come dichiarato dall'amministrazione? Potevano essere risparmiati? Ci auguriamo quanto meno si preveda e concretizzi la messa a dimora di alberature adeguata, in numero e in specie».

Da parte sua La Ninfea si rivolge al sindaco Cristina Santi, chiedendo rassicurazioni sul futuro della fascia lago dopo la «cancellazione del Parco Lido appena avvenuta nello sconcerto generale»: «Come si è potuto autorizzare – scrive per conto dell’eco-movimento la già candidata sindaco Laura Fraboschi – oggi che la sensibilità ambientale è fortemente cresciuta l'abbattimento degli alberi? Non venga strumentalizzato il tema delle piante malate. Le abbiamo fotografate. Solo tre erano ammalate e abbiamo un’accurata documentazione al riguardo. Parlando di piante anche centenarie, non è forse un dovere degli amministratori difendere il bene comune? Al posto del prezioso parco Lido ci viene imposta un’altra cattedrale di cemento che può essere costruita ovunque. Siamo avviliti: in campagna elettorale tutti hanno promesso verde, bellezza e salute. La comunità le chiede di opporsi a chiunque intenda, per qualunque scopo, abbattere altri alberi, di prevedere rigide norme a tutela del verde e soprattutto di trovare la soluzione più sostenibile per ridurre l'impatto ambientale del nuovo Palacongressi, un progetto disegnato in tempi diversi, lontani, totalmente inadeguato all'oggi. La sollecitiamo caldamente a rivederlo e fare di questo argomento la parte saliente di un Consiglio comunale straordinario». M.CASS.















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