«Situazione drammatica per Riva e per il Garda» 

Il consiglio. Il sindaco Mosaner preoccupato per il turismo tedesco che punta alla Croazia: «Se Trentino, Veneto e Lombardia non fanno massa critica rischiamo effetti devastanti»


MATTEO CASSOL


Riva. «Allo stato attuale, per Riva e per il Garda si profila una situazione drammatica»: lo ha detto ieri il sindaco Adalberto Mosaner durante il Consiglio comunale dedicato all’aggiornamento sulla situazione Coronavirus. Un dato su tutti, quello relativo alle ipotizzate regole sul distanziamento sul litorale: «Attualmente – ha sottolineato il sindaco – sulle spiagge libere pubbliche di Riva potrebbero valere le stesse regole degli stabilimenti balneari. Guardando le planimetrie, comprendendo anche la parte sud del parco Miralago, vorrebbe dire che ci potrebbero essere un massimo di 4.000 postazioni asciugamano (contando tutte famiglie da quattro componenti), più verosimilmente 2.500, il tutto con prenotazioni online e turnazioni. Senza considerare tutte le questioni legati allo screening sul virus. Per questo e altri motivi lo scenario si profila come devastante. Sappiamo degli accordi bilaterali per creare un corridoio turistico dal mondo tedesco alla Croazia. Sta succedendo. Noi abbiamo solo la frontiera del Brennero. Se Trentino (3,8 milioni di presenze annue), Veneto (13 milioni) e Lombardia (8 milioni) non fanno fronte comune e non fanno massa critica riguardo al Garda, rischiamo di avere effetti devastanti. C’è forte preoccupazione per ristorazione, esercizi pubblici, alberghi e relativi lavoratori. Per fortuna perlomeno abbiamo un’economia mista. Due terzi dei comuni del lago vivono solo di economia turistica: se fosse così anche per noi saremmo al massacro. Invece abbiamo settori che hanno tenuto, che continuano a lavorare nonostante l’ampio ricorso alla cassa integrazione».

Luca Grazioli (Lega) ha chiesto di intervenire sui plateatici: «Diamo spazi nuovi a chi ne ha bisogno e a chi magari non ne ha mai potuto usufruire, per poter mantenere il distanziamento richiesto. Allarghiamo dove possiamo, per tavoli e ombrelloni, sempre con un occhio alla viabilità, e per tutto il 2020 non si paghi nulla. Una boccata d’ossigeno alle attività. Bardolino ha concesso il doppio degli spazi gratuitamente per tutto il 2020. Lo so che la loro conformazione è diversa, ma è un esempio». «La competenza primaria – ha risposto Mosaner – è della Provincia. Nessuna avversione all’ampliamento, se i plateatici non intralciano i mezzi di soccorso. Altro aspetto da considerare è il rispetto della concorrenza (c’è chi non può proprio ampliarsi, va evitato che dietro l’angolo ci sia uno che possa ampliarsi del triplo). Ne stiamo parlando con le associazioni di categoria. Quanto alle esenzioni, aspettiamo la conferma del decreto legge per poter intervenire, con applicazione possibilmente omogenea tra comuni vicini». Ulteriore punto dolente è l’attività fieristico-congressuale: «Rfc – ha fatto sapere il sindaco – sta lavorando per programmare Expo Riva Schuh a dicembre, anticipandola rispetto a gennaio, e per farla “in presenza”, pur con tutte le attenzioni agli spazi. I concorrenti internazionali sono pronti ad aggredire. Dobbiamo difenderci altrettanto aggressivamente».













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