Le reazioni 

«Serve più prevenzione»

Arco. Paolo Santuliana, cittadino di Arco, ex postino, dopo la piena del fiume Sarca, ha preso carta e penna per «rivolgersi ai sindaci del Basso Sarca, affinché si interessino dell’incredibile e...



Arco. Paolo Santuliana, cittadino di Arco, ex postino, dopo la piena del fiume Sarca, ha preso carta e penna per «rivolgersi ai sindaci del Basso Sarca, affinché si interessino dell’incredibile e pericolosissima situazione che si sta verificando nel Basso Sarca a causa della piena del fiume Sarca». Santuliana racconta: «Non posso non ricordare la piena precedente della fine di agosto scorso, che aveva causato non pochi danni. Allora mi ero rivolto al Direttore dei Bacini Montani del Sarca, lamentandomi di quello che era successo. Mi era stato detto che il Bacino di Ponte Pià era sotto il sicuro controllo di una commissione che, a dire il vero, non ben ricordo. Oggi, vedendo quello che succede di nuovo al fiume, solo dopo un giorno di pioggia, anche se violenta, mi rivolgo a detta Commissione chiedendo se si è in modo adeguato intervenuti per prevenire il disastro ambientale».

Sulla piena di ieri, interviene anche Lucia Coppola, portavoce dei Verdi del Trentino: «Il Sarca spaventa ancora dopo appena un mese dall'ultima allerta. Non è possibile occuparsi del Sarca solo quando minaccia l'esondazione o esonda e lo si dimentichi nei momenti in cui non desta preoccupazione. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e le piogge torrenziali sempre più frequenti. È necessario un piano straordinario di riassestamento dell'alvo e degli argini per prevenire eventi drammatici. La manutenzione e la cura di fiumi e torrenti non è più rinviabile. E rappresenta un punto di attenzione che deve avere priorità assoluta».













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