Piscina, fronte unito Arco-Riva 

Mosaner punta sull’ampliamento della Meroni. Betta dice sì: «Sfruttiamo la campagna elettorale»


di Leonardo Omezzolli


RIVA-ARCO. Si faccia dove si vuole, ma si faccia. Torna in auge la proposta per la realizzazione di una piscina sovracomunale che accolga gli interessi di tutto l’Alto Garda. Ad unire le varie proposte circolate nei mesi passati è il primo cittadino di Arco, Alessandro Betta, che nell’ultima conferenza dei sindaci in Comunità di Valle si è fatto promotore di un nuovo passo in avanti. Vista l’imminente corsa alle provinciali sarebbe il caso, a detta di Betta, di fare fronte unito e chiedere ai candidati, di qualsiasi casacca e coloro, di portare, qualora fossero eletti, questo importante tassello all’attenzione della nuova giunta. «Mi va bene qualsiasi posto - dichiara Betta - l’importante è che soddisfi determinati requisiti, che sia aperta tutto l’anno, che dia risposte idonee sia agli sportivi che agli amatori che abbia un congruo numero di parcheggi e che abbia tariffe familiari». L’idea è sfruttare la campagna elettorale e chiedere ai candidati di farsi carico di questa necessità. «Visto che ci sono le provinciali - chiarisce Betta - è un buon momento per far fronte compatto e chiedere ai candidati che andranno a comporre la nuova giunta di trovare il modo di finanziare quest’opera sovracomunale. Ripeto, mi va bene in qualsiasi posto». Una posizione che sembra quindi mettere fine all’ipotesi di un centro natatorio a San Giorgio.

Pur assente in conferenza dei sindaci, il confinante sindaco di Riva Adalberto Mosaner coglie l’occasione per accettare parsimoniosamente la visione “arcense” riportando in luce la petizione che giace nei cassetti provinciali dalla primavera scorsa. «Ovviamente non è che qualsiasi cosa vada bene - ci tiene a precisare Mosaner - va bene la ricerca d’intenti e unire gli sforzi. Quello che invece va osservato con estrema attenzione è verificare se la nuova giunta manterrà quello che era emerso dalla petizione consegnata in Provincia (riguardante l’ampliamento della piscina comunale di Riva Meroni) con l’avvallo dell’assessore allo sport che diceva che bisognava mettere in campo delle azioni per individuare una soluzione». Insomma, non da fare ovunque, ma sì farla e sì farsi sentire dalla futura nuova giunta, e perché no, puntare sulla Meroni e il suo ampliamento. «È evidente che non si poteva risolvere entro la fine di questa legislatura - spiega Mosaner - ma nel 2019 si aprirà il nuovo dibattito ed è certo che un’azione di questo tipo dovrà essere sostenuta da un forte investimento delle nuova giunta provinciale. Si dovrà inoltre capire quali caratteristiche avrà e se sostituirà i vecchi plessi natatori».

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