«Più rispetto in Consiglio? Il polo civico si guardi in casa»

Riva. «Più rispetto in Consiglio? Il polo civico territoriale cominci col guardare in casa propria»: lo dicono dal centrosinistra (oltre al Pd, le forze extraconsiliari Popolari Moderati, Rbc-Futura...



Riva. «Più rispetto in Consiglio? Il polo civico territoriale cominci col guardare in casa propria»: lo dicono dal centrosinistra (oltre al Pd, le forze extraconsiliari Popolari Moderati, Rbc-Futura e La Sinistra), in risposta all’appello ospitato domenica su queste pagine proveniente dal Patt e dalle altre liste della coalizione guidata da Mauro Malfer (poi alleatasi con il centrodestra alla vigilia del ballottaggio). «Tanto tuonò che piovve. Un copione già scritto – scrivono il Pd e gli altri – e non serve scomodare Socrate per decifrare il senso di un comunicato così scontato che rischia di offendere l’intelligenza di chi legge. Ci si trova di fronte alla classica “excusatio non petita accusatio manifesta”, visto che proprio gli esponenti di quella sfera politica sono i primi ad avere denigrato il Consiglio, chi imprecando, chi offendendo esponenti dell’opposizione rei solo parlato delle gravi inefficienze nella gestione dei rifiuti (Malfer a Zanoni: “Lei non ha visione, non ha spessore umano e non ha spessore politico”), chi mimando il gesto della forbice in totale disprezzo del relatore».

La nota del centrosinistra ricorda anche gli episodi che hanno riguardato il resto della maggioranza: oltre al caso Grazioli, «sono realtà anche il rifiuto a porgere le scuse per aver gravemente diffamato la precedente amministrazione da parte del consigliere anziano Prati (che peraltro nell’ultima riunione con microfono rimasto acceso in riferimento a un emendamento proposto da Caproni ha detto a Mamone “Ma scusa, noi no l’è che ghe votem ades ’ste robe chi”, col presidente che, tanto per rimarcare la sua asserita imparzialità, ha risposto seccamente “No, no! No, no”), così come i ripetuti appelli lanciati dalle minoranze e caduti nel vuoto per una reale collaborazione in Consiglio a cui a più riprese ci si è sentiti rispondere in modo sprezzante “non avete ancora capito che avete perso le elezioni?”. Nonostante questo clima, abbiamo sempre votato per il bene della città, ma non possiamo tacere di fronte alle offese e alle continue manifestazioni di spregio del nostro ruolo, che rappresenta più del 49% degli elettori. Se davvero l’agglomerato civico volesse rasserenare il clima, dovrebbe prima fare i conti al proprio interno con ciò che è successo in questo avvio di consigliatura e adottare conseguentemente i giusti provvedimenti nei confronti di chi si è “distinto” per atteggiamenti indegni verso il Consiglio, verso la democrazia e verso la città. Solo allora i proclami potranno evitare di fare cilecca come in questo caso. Attendiamo fiduciosi – concludono dal centrosinistra – che si passi alle azioni concrete, indispensabili per ristabilire il senso delle cose e ricreare un clima d’aula rispettoso». M.CASS.













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