«Ora portiamo in Provincia l’esperienza dei buoni spesa» 

La novità. Il presidente della Confcommercio Alto Garda, Claudio Miorelli, è soddisfatto del successo dell’idea «I negozi sono stati frequentati dalle persone. Ci sono attività che hanno visto anche quadruplicare la spesa»


Leonardo Omezzolli


Riva. «Portiamo i buoni spesa fuori dall’esperienza comunale e andiamo, dati alla mano, in Provincia». È sicuro e convinto il presidente di ConfCommercio Alto Garda, Claudio Miorelli, che ad una prima rendicontazione superficiale può già affermare come questa semplice idea abbia permesso di sostenere il commercio locale e l’indotto ad esso collegato. «I negozi sono stati frequentati dalle persone e - spiega Miorelli - in questo contesto non era di certo una cosa così scontata. Nelle zone in cui questi buoni non c’erano non si è avuto il “successo” che qui si è registrato. A breve - continua Miorelli - con dati più precisi e mirati, che saranno raccolti nelle prossime settimane dalle amministrazioni e alle quale chiederemo di comunicarceli, sapremo quanto effettivamente hanno pesato sull’economia locale».

Alcuni calcoli e dati una parte di commercianti l’ha già fatta e con un rapido confronto reciproco il presidente della locale ConfCommercio può affermare che sicuramente sul territorio si è riversato il doppio della cifra messa a disposizione dai rispettivi comuni. «Abbiamo fatto dei primi calcoli e ci sono anche attività che hanno visto quadruplicare se non di più la spesa dei buoni. Questo - ci tiene a sottolineare Miorelli - non è un dato di poco conto e non vediamo l’ora di avere dati ben più precisi. È però evidente che, vista la situazione emergenziale ancora in corso, visti i pronostici sull’anno nuovo da poco iniziato e non certo “in discesa”, vista la crisi che perdurerà il mio auspicio e quello delle categorie è quello che anche nel corso del 2021 questa iniziativa possa trovare ancora più spazio e, perché no, insieme alle amministrazioni chiedere che possa diventare un’iniziativa provinciale, per tutto il Trentino. A ben guardare, come crediamo i dati dimostreranno, il ritorno per le casse pubbliche in termini di tasse è garantito».

Insomma un investimento che non genererebbe costi per le casse pubbliche, ma che darebbe modo ai cittadini di affrontare al meglio alcune spese e ai commercianti di veder generato un maggior profitto, con il quale pagare affitti, spese e dipendenti. «Siamo molto contenti di come sia andata - analizza Miorelli -. Ci speravamo e i risultati si sono visti. Per questo, forti di quanto siamo riusciti a fare e a generare in termini economici solo qui nell’Alto Garda, dobbiamo avere la forza di portare quest’idea fuori dai confini territoriali, bussando alle porte della Provincia». Così da fare in modo che il buono spesa diventi spendibile e usufruibile in tutta la Provincia permettendo un effetto moltiplicatore ben maggiore di quello ottenuto in Alto Garda.













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