«No» di Hager e Signoretti alla vendita dell’ex Cattoi 

Il caso a Riva. Ieri il secondo incontro con il sindaco Santi e l’assessore Malfer. Il Comune valuta anche la permuta dell’area, ma i proprietari vogliono mantenere la parte su cui costruire


MATTEO CASSOL


Riva. Secondo incontro, ieri, dopo quello del 19 ottobre, tra l’amministrazione comunale rivana e la proprietà dell’ex Cattoi. Un faccia a faccia definito interlocutorio che tuttavia, incrociando le dichiarazioni, ha fatto emergere alcune divergenze non di poco conto: il Comune ha fatto sapere di voler solo comprare o permutare l’area, escludendo (stando a quanto riferito) l’edificabilità, mentre il privato dice “no” a ogni ipotesi di vendita e “nì” all’eventuale permuta, aprendo solo a uno scambio parziale della porzione destinata a parco, mantenendo invece la parte su cui punta a costruire.

Per l’amministrazione c’erano gli stessi due rappresentanti della volta precedente (quando l’incontro «era avvenuto su richiesta della proprietà e si era chiuso con l’idea di ritrovarsi»), ossia il sindaco Cristina Santi e l’assessore all’urbanistica Mauro Malfer, ma c’era anche il consigliere Lorenzo Prati. Dalla Giunta sottolineano di star lavorando «per due obiettivi precisi: il primo, che l’area diventi pubblica; il secondo, che sull’area sia esclusa l’edificabilità. Questo coerentemente con quanto già dichiarato a livello programmatico nel momento in cui le forze politiche che hanno vinto le recenti elezioni si sono unite in una proposta politica unica, quella che è stata premiata dal voto della cittadinanza». Alla proprietà dell’area sono state quindi proposte due soluzioni: la vendita o la permuta. «Vogliamo ribadire con forza quali sono i nostri obiettivi – spiegano Santi e Malfer – cioè arrivare all’acquisizione dell’area ex Cattoi e sancire la sua non edificabilità. E stigmatizziamo con altrettanta forza le varie fake news che ancora circolano, a oltre un mese dalle elezioni, su questo tema».

Ugualmente ferma, ma con un punto di vista apparentemente diverso e poco compatibile con quello del Comune, la posizione della proprietà: «Ci siamo visti – dice Heinz Peter Hager, presidente della Vr101214 – per continuare i nostri colloqui. Ci è stato proposto che il Comune compri l’area. Noi lo abbiamo escluso, perché l’area non è in vendita: noi non l’abbiamo comprata per rivenderla a un prezzo maggiore al Comune, non era né il nostro intento né il nostro modus operandi. Dopodiché abbiamo ragionato sulla permuta e ci siamo presi il tempo per verificare se ciò sia fattibile e come. Noi saremmo favorevoli alla permuta parziale con una quota significativa dell’area a destinazione parco. A noi interessa mantenere una parte anche molto ridotta per portare avanti il nostro progetto di sviluppo con edificazione dell’area: è questo il nostro lavoro, non fare gli speculatori». A quale bene potrebbe essere interessato il privato per la permuta? «Non siamo ancora arrivati – replica Hager – a quel livello nella discussione, ci stiamo avvicinando a formulare reciprocamente delle ipotesi di lavoro». La data del prossimo incontro non è stata fissata, visto che da ambo le parti saranno necessari approfondimenti e valutazioni che presumibilmente richiederanno del tempo.















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