«Nessun veto, chi voleva poteva acquisirla» 

Bertoldi (Pd) archivia il caso: «Le voci erano tante, tutte sullo sfondo». Iandarino (Upt): «Notizia nuova»



RIVA. «Nessuno ha messo i bastoni fra le ruote e nessuno ha posto veti. Se qualcuno, a suo tempo, avesse voluto acquisire l’area avrebbe potuto farlo tranquillamente». Gabriele Bertoldi è fra i più accesi sostenitori della linea politica del sindaco Mosaner e non solo sulla questione dell’ex Cattoi.

Il fedelissimo del sindaco è a capo del Pd in consiglio comunale e presiede la commissione urbanistica. Tocca a lui difendere l’amministrazione dagli attacchi di questi giorni che hanno come oggetto l’ex Cattoi e la mancata acquisizione da parte dell’ente pubblico.

«In quel momento c’era il Comune che muoveva - ricorda Bertoldi - per valutare quanto poteva esporsi senza mettere in crisi il bilancio delle società partecipate, visto che in prima persona non aveva possibilità di partecipare all’asta. Di voci di cordate di imprenditori interessati all’operazione se ne erano sentite più di una ma tutte sullo sfondo e mai formalizzate. Considerando che si doveva raccogliere una cifra superiore ai 5 milioni mi viene da dire che una cosa era dirlo, un’altra farlo».

Della cordata di imprenditori dice di esserne venuta a conoscenza solo adesso l’altra forza alleata di Mosaner, l’Upt.

«Non ne sapevo niente, è la prima volta che ne sento parlare, è una notizia totalmente nuova per me», spiega la capogruppo Isabella Iandarino che ricorda, invece, di aver presentato una mozione, nel gennaio di un anno fa, per favorire il confronto fra l’amministrazione e la proprietà dell’area: «La mozione era stata poi implementata in fase di approvazione con un ragionamento più largo ma i concetti rimangono: il dialogo è sempre meglio dello scontro. Su una cosa sono d’accordo con Modena e Degara, sulla delicatezza dell’area: non può permanere lo stato di abbandono che si è creato in questi anni».













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