Lavoro, 610 occupati in più nel 2017 

Una crescita del 4% rispetto all’anno precedente: è il turismo a trascinare il dato positivo con quasi 400 unità 


di Alessandra Cattoi


ALTO GARDA. Un anno positivo il 2017 sul versante dell’occupazione nell’Alto Garda. Secondo i dati dell’agenzia del lavoro di Riva, mettendo a confronto il numero complessivo delle assunzioni con quello delle cessazioni dei rapporti di lavoro, il saldo è positivo ed equivale a 610 unità, che in termini percentuali corrisponde a un aumento del 4%. Un dato incoraggiante, che conferma un buon andamento generale anche confrontando i dati dell’anno precedente, anch’essi positivi ma più moderati. Alla fine del 2016, infatti, il saldo tra nuove assunzioni e cessazioni dei contratti di lavoro era di 202 unità in più. Non sono solo numeri ma posti di lavoro ovvero persone e famiglie che possono contare su una maggiore stabilità economica, un fenomeno che riflette del resto il trend di ripresa dell’economia e di crescita generale.

Guardando i dati un po’ più da vicino, si osserva che il settore in cui l’incremento dei posti di lavoro è stato più significativo, come è prevedibile per il nostro territorio, è stato il terziario dove si registra una saldo positivo di 382 unità, di cui 210 nei servizi da ricondurre all’ambito turistico, 125 nel commercio e 91 nei servizi alle imprese. Ed è più che plausibile supporre che la crescita sia legata al boom dei flussi turistici degli ultimi anni nonché all’aumento del numero dei residenti nel Comune di Riva. Per quanto riguarda il settore industriale, il saldo è di 149 nuovi posti di lavoro mentre resta più o meno stabile l’occupazione nelle costruzioni, con solo 25 posti di scarto tra nuove assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro. Numeri costanti anche nel settore dell’agricoltura.

Commentando i dati positivi sull’occupazione nell’Alto Garda durante la seduta del consiglio comunale, il sindaco di Riva Adalberto Mosaner, ha voluto sottolineare l’attenzione dell’amministrazione verso le categorie di lavoratori meno favoriti: «Per parte nostra – ha detto il primo cittadino - continueremo a mettere in campo tutte le azioni possibili per dare aiuto alle persone più svantaggiate nel mercato del lavoro attivando l’azione 18 e l’azione 19, previste dal piano provinciale delle politiche del lavoro, e tutte le collaborazioni con il Servizio Sostegno Occupazionale, noto come Progettone e che rappresenta un unicum in Italia. Seguiremo anche le nuove misure che la Provincia metterà in campo in corso d’anno, come le opportunità lavorative per persone diversamente abili con età superiore ai 45 anni o, qualora si replicassero sul nostro territorio, esperienze analoghe a quelle messe in campo tra il Bim dell’Adige e la Provincia l’anno passato. I lavoratori coinvolti solo nel nostro comune superano le 80 unità, con una spesa totale di circa un milione e 200mila euro. E sono soldi ben spesi».













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