La rinuncia di Molinari spariglia la scena politica 

Lo tsunami in vista delle elezioni. Il ritiro della candidatura a sindaco dell’ex senatore ha provocato l’uscita di scena anche della Iandarino e del gruppo “La Riva” di Caceffo


MATTEO CASSOL


Riva. Tutti spiazzati e (quasi) tutti cauti, dopo l’annuncio del ritiro della candidatura a sindaco di Claudio Molinari. Il polo civico territoriale centrista finora capeggiato dall’ex senatore perde pezzi (oltre a Molinari e alla sua lista “Insieme per Riva”, non ci sarà neppure Isabella Iandarino e probabilmente non sarà della partita nemmeno “La Riva” di Tommaso Caceffo, Sara Bombardelli e Davide Delaini), si lecca le ferite e, ridotto sostanzialmente all’accoppiata (da confermare o smentire) “Nuova Riva” (Mauro Malfer, Marco Tanas, Salvador Valandro) e Patt, medita sulle prossime mosse (preannunciato per oggi un incontro tra i “superstiti”). Dal centrosinistra sogghignano perché, da probabile sfavorita con Molinari in campo, quella del sindaco uscente Adalberto Mosaner (per quanto indebolita dall’uscita delle stelle alpine) torna a essere la coalizione da battere. Alla finestra, in attesa di possibili rimescolamenti, il centrodestra e il Movimento 5 Stelle.

Al centro di tutto (e al momento un po’ in mezzo al guado dopo aver puntato forte su Molinari) c’è il Patt, potenziale ago della bilancia: rimarrà nel polo centrista depauperato, andrà da solo o tornerà nell’alveo del centrosinistra? Troppo presto per dirlo, e infatti al momento non c’è una risposta da parte del segretario Marco Torboli: «Abbiamo preso atto della decisione di Molinari. Ora ci prendiamo un po’ di tempo e poi ci troveremo e decideremo il da farsi, dopo aver sentito cosa ci diranno dalle altre forze». Da parte loro i civici centristi rimandano ogni valutazione: «Dopo esserci confrontati tra di noi – dice Malfer, intendendo in primis con Tanas e Valandro – incontreremo gli alleati e poi comunicheremo le nostre decisioni». Tra gli alleati si prospetta l’uscita di scena, come accennato, dell’ex capogruppo Upt Iandarino (finora parte della coalizione con la propria lista “Riva cambia passo”, che a ruota dovrebbe smobilitare) e verosimilmente pure del gruppo “La Riva”.

«Ho deciso da qualche tempo – dichiara Iandarino – di fare un passo indietro rispetto alla mia candidatura alle prossime amministrative. Rispetto a qualche mese fa sono cambiate le società, l’economia e le priorità di noi tutti. In questo nuovo scenario l’impegno si può declinare con altri approcci. Continuerò a dare il mio contributo per esempio con la formazione culturale e politica dei più giovani».

«Vogliamo ringraziare Claudio Molinari – commentano da “La Riva” Caceffo, Bombardelli e Delaini – per aver messo impegno, professionalità e cultura nel cercare di condurre questa coalizione alle elezioni. Capiamo che il sistema postpandemia cambierà molte situazioni, e servirà un impegno maggiore. A seguito della sua decisione, faremo dei ragionamenti di ampio raggio, con l’eventualità anche di non presentarci alla prossima tornata. Elemento certo è l’esclusione di qualsiasi eventuale coalizione di persone che in questi mesi hanno fatto valere principalmente il personalismo e la voglia di apparire contrapponendoli al “noi”». Bombardelli specifica: «Abbiamo accettato questa coalizione solo perché c’era Molinari a fare da garante. Così ci sono troppi squali e poche possibilità di cambiamento. Siamo giovani. Se riusciremo nel nostro progetto ci presenteremo. Se no, vedremo di tirare i remi in barca, imparare tutto il possibile da Molinari e riprovare tra cinque anni».

Quanto ai candidati alla poltrona di sindaco, Mosaner (liberatosi inaspettatamente dall’impaccio di dover affrontare l’ingombrante ex collega di Giunta in varie consiliature) non si sbilancia: «Si è trattato di una decisione personale, in quanto tale non commentabile. Di certo io a causa dell’emergenza Covid e delle sue ricadute socio-economiche in questi mesi non ho avuto modo di pensare alle elezioni e continuerò a non farlo, perché c’è una città da amministrare e gli effetti peggiori della pandemia potrebbero essere ancora di là da venire».

«Sono stata informata personalmente dal senatore – commenta da parte sua la candidata del centrodestra Cristina Santi – della sua scelta. Ne ho molto apprezzato la correttezza e la cortesia: è sicuramente un signore della politica. Detto questo, dal nostro punto di vista non cambia nulla: noi siamo sempre stati aperti a quelle forze politiche che vogliono il cambiamento dopo vent'anni di immobilismo, pertanto potremo ragionare con chi sposerà le nostre idee e il nostro programma volto al rinnovamento della città».

«Mi dispiace tanto dal punto di vista personale – aggiunge il candidato dei 5 Stelle Andrea Matteotti – perché stimo molto Molinari, anche se a livello politico la sua candidatura non mi aveva pienamente convinto, visto che solo lui sembrava il fulcro e il motivo della sua coalizione. Mi auguro che non sia così e che quella coalizione abbia comunque la forza di presentarsi. Se così non fosse, sarebbe evidente che a Riva c'è un deserto. Tanti piccoli nani politici che combattono tra loro oppure si aggregano solo in base a proprio opportunismo o egocentrismo personale».













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