«L’ascensore fa bene alla città, ma gli orari sono intoccabili» 

Il caso a Riva. Dopo “l’incidente” di sabato sera il sindaco Mosaner spiega: «La chiusura è tassativa, come l’ultima corsa delle corriere». Miorelli: «Se servono aggiustamenti si fanno solo a fine stagione». Santi: «Intervenire sui tempi»


Nicola Filippi


Riva. L’ascensore panoramico del Bastione è un’attrazione turistica che sta riscuotendo un successo inatteso. Polverizzatele previsioni di 500 biglietti al giorno. Ora si viaggia su una media di 700 biglietti al dì. Ma quello che è successo sabato sera alla trentina di persone rimaste appiedate sul Bastione per la chiusura notturna dell’impianto (come raccontato nell’edizione di ieri), ha mostrato che bisogna (forse) apporre qualche correzione. Per Claudio Miorelli, presidente di Confcommercio, «se ci sono da fare degli aggiustamenti sugli orari, si dovrà fare solo a fine stagione, perché ora, come tutte le cose nuove, la gente si deve abituare e la società che gestisce l’impianto deve prenderci le misure». Il sindaco Adalberto Mosaner si dice dispiaciuto per quanto successo, «ma - spiega - ci sono delle norme, degli obblighi di legge da rispettare, degli orari di lavoro stabiliti». L’impianto del Bastione, infatti, è un servizio pubblico che porta le persone sul Bastione: pur essendo automatizzato, abbisogna della presenza di personale. Sia per il controllo sia per l’emissione dei biglietti. «Gli orari di operatività dell’apertura e chiusura dell’ascensore, ben esposti alla stazione di valle - spiega ancora Mosaner - erano stati concordati fra Lido, Apm e gestore del ristorante». L’orario di chiusura dell’impianto - ripete - è tassativo, come quello delle corriere o dei treni.

Chi critica l’accaduto è la candidata sindaco del centro destra Cristina Santi: «Questa città ormai è morta, a livello turistico - spiega - il turismo delle bici va bene fino a un certo punto. Ma una città turistica come la nostra non può essere gestita in questo modo. Dobbiamo rilanciare la qualità del turismo e anche dare dei servizi di qualità. Il Comune deve intervenire sugli orari di chiusura dell’ascensore panoramico, accordandosi con il gestore del ristorante. L’ascensore è bellissimo, non critico una di quelle cose belle fatte a Riva, ma sicuramente bisogna modificare qualcosa. Diamogli il beneficio che è appena partito, qualche errore ci può stare, ma l’importante è migliorarsi».

«Si potrà rimediare sicuramente a quanto successo - auspica il presidente Miorelli - cosa è meglio e come è meglio gestirlo, ripeto che bisogna aspettare la fine della stagione. L’ascensore è stato un moltiplicatore di persone. Si pensava di fare 500 persone al giorno, ne fa il doppio. Dire che non è una cosa apprezzata è una bugia. Per me rappresenta un bel progetto», quel volano atteso per il rilancio dell’economia locale, ancora frastornata dal lockdown, il punto di partenza per una nuova forma di turismo.













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