Il Pd provinciale attacca Grazioli per il post “d’odio”

Riva. Il Pd provinciale – ripescando un caso del 2014 – interviene prendendo di mira la composizione della nuova Giunta comunale di Riva. «Nell’apprendere notizia della nomina della nuova Giunta...



Riva. Il Pd provinciale – ripescando un caso del 2014 – interviene prendendo di mira la composizione della nuova Giunta comunale di Riva. «Nell’apprendere notizia della nomina della nuova Giunta comunale di Riva, a trazione leghista e a forte impronta di destra, non può sfuggire – scrive il consigliere Alessio Manica in un’interrogazione intitolata “Dichiarazioni d’odio a Riva” – l’attribuzione delle deleghe alla viabilità e alla sicurezza all’assessore Luca Grazioli, espressione del partito “Fratelli d’Italia” (in verità è della Lega, ndr), le cui radici dentro posizioni radicali della destra italiana sono testimoniate dalla storia più recente. L’assessore Luca Grazioli, detto “Balòta”, già consigliere comunale del gruppo misto nella trascorsa consigliatura (anche qui, in realtà Grazioli nel 2015-2020 era nel gruppo della Lega, ndr), dovrebbe essere la stessa persona che tempo fa ebbe a commentare una protesta di immigrati a Isernia, invitandoli a prendersi “una vacanza a Buchenwald”. La vicenda finì in una accesa polemica, proprio per l’inaccettabile citazione di uno dei massimi campi di concentramento della follia nazista».

Era il settembre 2014 quando Grazioli (da poco uscito da Fratelli d’Italia in seguito a una diatriba nata da un altro post, in quel caso sulla Comunità di Valle, con tanto di minaccia di denuncia da parte di uno dei suoi attuali alleati, l’allora presidente dell’ex C9 Salvador Valandro) scrisse «Ennesima protesta da parte degli immigrati perché in albergo 3 stelle, a Isernia, non hanno l’acqua minerale ma solo quella del rubinetto. Le camere con tivù satellitare e aria condizionata non basta (sic)… Una vacanza a Buchenwald no?» Per Manica «davanti ad atteggiamenti così “leggeri” e di dispregio del più grande dramma del XX secolo diventa necessario chiedersi come sia possibile che l’autore ricopra cariche pubbliche in quella democrazia che è antitetica a ogni cultura autoritaria e alla tragedia dell’Olocausto». Il consigliere Pd chiede quindi alla Giunta provinciale di segnalare la cosa al sindaco per eventuali provvedimenti e «se non ritiene che soprassedere a simili comportamenti sia una modalità per agevolare la diffusione della cultura dell’odio». M.CASS.













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