Bruno precisa 

Il lungolago che piace a Mosaner è targato Santi

Riva. Il lungolago che piace a Mosaner? È merito di Santi. Non della candidata Cristina, ma di suo padre ed ex sindaco Bruno, che rivendica le azioni della sua amministrazione negli anni Settanta. Su...



Riva. Il lungolago che piace a Mosaner? È merito di Santi. Non della candidata Cristina, ma di suo padre ed ex sindaco Bruno, che rivendica le azioni della sua amministrazione negli anni Settanta. Su Facebook Mosaner aveva riportato un intervento dell’assessore uscente Lucia Gatti in cui tra l’altro si leggeva «La prima volta che si è potuto camminare sul lungolago dal centro di Riva fino al porto San Nicolò senza interruzioni, cioè quello che oggi è il più suggestivo lungolago del Garda, era il 1978» e «ci sono voluti 50 anni per arrivare alla situazione di oggi, un lavoro di riappropriazione pubblica iniziato nei primi anni '70. Il risultato meraviglioso è davanti agli occhi di tutti».

Sul “caso” (in realtà Mosaner e i suoi ovviamente non si ascrivevano meriti sul passato remoto) intervengono Bruno Santi, appunto, e l’allora segretario comunale Giuseppe Degara: «Il testo – scrivono i due – non fa alcuna menzione di come e da chi è stato fatto il lungolago, iniziato dall'amministrazione Santi (1971-76) nel 1973 dal porto San Nicolò alla Sabbioni e completato nel 1978 dalla successiva amministrazione Odorizzi. Riva era priva del lungolago in quanto le proprietà private finivano direttamente sul lago. L'idea fu di fare la cosiddetta difesa spondale (come a Torbole) condivisa dal Genio civile, ponendo davanti alle proprietà private materiale inerte e in particolare quello della demolizione di un capannone delle Cartiere del Garda, in modo da rendere pubblica la spiaggia così ricavata. Direttore dei lavori il compianto geometra Farina. Il primo tratto dell’opera (fino alla Sabbioni) è costato 80 milioni di lire. Nel 1975 è stato acquisito dalla Provincia il Villino Campi, per 50 milioni e 300 metri quadri di terreno inedificabile attorno alla scuola alberghiera di Varone». M.CASS.













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