barbagli replica a frizzi 

«Ex Cattoi, cambio di rotta grazie ai Verdi»

RIVA. «I Verdi al governo nel 2005 non sono gli stessi di oggi»: a dirlo è Paolo Barbagli, portavoce dei Verdi dell’Alto Garda, in risposta all’ex consigliere Rocco Frizzi, autore di un duro attacco...



RIVA. «I Verdi al governo nel 2005 non sono gli stessi di oggi»: a dirlo è Paolo Barbagli, portavoce dei Verdi dell’Alto Garda, in risposta all’ex consigliere Rocco Frizzi, autore di un duro attacco alla politica rivana, bollata come schizofrenica perché i partiti, e in gran parte anche le persone, che nel 2005 avevano approvato il “Piano Cecchetto” (compreso il tanto cemento previsto per l’ex Cattoi) adesso si scoprono ambientalisti e vogliono quell’area come parco. In particolare Frizzi cita i Verdi: «Nel 2005 – argomenta Barbagli – era stato cacciato dai Verdi per questioni interne e pertanto i Verdi di governo dell’epoca, che approvarono il “piano Cecchetto” (come tutti del resto, tranne la lodevole eccezione di Frizzi), erano diversi dagli attuali. All’epoca facevo parte di un gruppo politico di opposizione, “Riva Ambiente”, che non aveva rappresentanti in Consiglio. Avevo personalmente scritto circa venti pagine di dura critica al “piano Cecchetto”, poi sottoscritte da tutto il Coordinamento ambientalista, accusandolo di “troppo cemento”. Dal 2010 sono stato reintegrato nei Verdi ed eletto portavoce dei “Verdi dell’Alto Garda”, e la politica dei Verdi, dal 2010 presenti in Consiglio e in Giunta (attualmente come “Riva Bene Comune”), è conseguente a quelle “antiche” prese di posizione. Va detto anche peraltro che dal 2005 la sensibilità ambientale dei politici rivani, anche grazie alla costante presenza dei Verdi, è cambiata. Per esempio, l’attuale capogruppo Pd, presidente della commissione urbanistica, ha militato per anni nei Verdi, e lo stesso sindaco ha dimostrato, dal 2010, una notevole sensibilità ambientale, non approntando in tutti questi anni alcuna variante urbanistica, contrariamente ad Arco. “Conversioni” ecologiche che andrebbero apprezzate e non stigmatizzate». (m.cass.)













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