Cassa Rurale, bilancio da record patrimonio netto di 190 milioni 

L’assemblea. Riconfermato per i prossimi tre anni Enzo Zampiccoli al vertice della prima banca di credito trentina L’utile netto tocca i 13,6 milioni di euro. La solidità (Cet1 ratio) è salita dal 15,62% al 18,60%. Due milioni al volontariato



Arco. Dopo un «triennio straordinario», con tre processi di fusione in altrettanti anni, la Cassa Rurale Alto Garda ha chiuso il bilancio 2019 con risultati eclatanti. L’utile netto è cresciuto, come pure l’indicatore di solidità patrimoniale della banca, mentre l’indicatore NPL, il rapporto fra i crediti deteriorati lordi e il totale degli impieghi lordi verso i clienti, è in caduta libera. Cresce di 20 milioni il patrimonio netto. Inoltre i soci hanno confermato la propria fiducia nella dirigenza. Enzo Zampiccoli è stato riconfermato alla presidenza della migliore banca trentina, anche per il prossimo triennio. Ben 2.361 soci, numero addirittura superiore alla media di partecipazione delle ultime assemblee ordinarie, hanno votato tramite delega al notaio Piero Avella, dimostrando vicinanza alla Cassa Rurale che si è vista costretta, per l’emergenza Coronavirus, ad annulla la tradizionale assemblea annuale. «Sarebbe stata l’occasione istituzionale per rendicontare l’attività di un triennio di straordinaria importanza nella storia della Cassa Rurale Alto Garda – spiega il presidente Zampiccoli – lo avremmo fatto con grande soddisfazione e orgoglio per gli obiettivi raggiunti con il contributo di tutti gli attori in campo».

Le eccellenze.

«Numeri di assoluto rilievo», spiega il direttore generale Nicola Polichetti. L’utile di esercizio, che supera ampiamente 13 milioni di euro (+21% su base annua), malgrado il livello dei tassi che permangono ai minimi storici. Il CET1 ratio, il principale indicatore di solidità e adeguatezza patrimoniale, cresciuto nell’anno di quasi 350 punti base e ora pari a 18,60%. L’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul complesso dei finanziamenti, scesa di oltre 5 punti percentuali a 9,20%. Il patrimonio netto, pari a 188 milioni di euro, è in rialzo di più di 20 milioni di euro. Ma è la continuità dei risultati conseguiti nell’ultimo triennio ciò su cui pone l’accento il presidente Zampiccoli, «risultati che consentono di affrontare con basi molto solide le incognite del contesto economico locale conseguite all’emergenza sanitaria». A questo proposito il direttore generale Polichetti anticipa che il bilancio 2020 sarà caratterizzato da accantonamenti prudenziali a copertura del rischio di credito che nei prossimi mesi certamente produrrà effetti economici.

Gli accantonamenti

Il direttore Polichetti evidenzia che la Cassa Rurale si è da subito attivata nell’adozione di tutte le iniziative volte a fornire soluzioni sostenibili ai lavoratori, alle famiglie, alle imprese del nostro territorio in temporanea carenza di liquidità a causa dell’emergenza, deliberando quasi 1.000 concessioni di credito per oltre 50 milioni di euro e più di 2.600 sospensioni del pagamento di rate su mutui con debito residuo complessivo di quasi 400 milioni di euro.

Il presidente Zampiccoli rimarca il sostegno garantito a tutte le associazioni di volontariato in una fase delicata in cui, per causa di forza maggiore, si sono ridotti i flussi di finanziamento privati e pubblici: «Ruolo fondamentale della Cassa Rurale è quello di stare vicina alle proprie comunità in particolare nei momenti più difficili, non limitandosi a fornire risorse finanziare, per quanto fondamentali, ma per contribuire a definire progetti di intervento che sappiano cogliere le priorità da gestire». Nel 2019 gli investimenti (nelle forme delle erogazioni liberali e delle sponsorizzazioni) a supporto dell’associazionismo e del volontariato del territorio di competenza sono ammontati a quasi 2 milioni di euro e, con l’approvazione della distribuzione dell’utile d’esercizio, è stata destinata la ragguardevole cifra di 1.700.000 euro al Fondo beneficenza.

Il rinnovo del Cda.

In linea con la previsione statutaria in ordine alla progressiva riduzione del Consiglio di Amministrazione a nove membri, hanno terminato l’esperienza di amministratori Alberto Bonora e Stefano Delana, cui il presidente Zampiccoli ha rivolto un sincero ringraziamento per il prezioso contributo fornito, e sono stati confermati i consiglieri in scadenza Matteo Grazioli, che ha ricoperto nell’ultimo triennio il ruolo di vicepresidente del Consiglio di amministrazione, e Roberto Giacomolli.















Scuola & Ricerca

In primo piano