Via libera al preliminare della nuova scuola media 

Dopo qualche discussione approvato all’unanimità il progetto: costerà 7 milioni e sorgerà al posto della materna “GB2” e del nido “Il Castello” entro il 2025


di Roberto Gerola


PERGINE. Con l’approvazione del progetto preliminare in sede consiliare, è stato avviato l’iter burocratico per la realizzazione del nuovo edificio scolastico destinato ad ospitare la scuola media “Ciro Andreatta” costruita nel 1972 in via Caduti e che attualmente occupa 9.000 mq. Un edificio che non può più essere sistemato o adeguato e che sarà demolito.

Quello nuovo sorgerà su un sedime di circa 11.000 mq occupando in via Montessori lo spazio delle due scuole per l’infanzia: la scuola materna (GB2) ora vuota, e “Il Castello”, l’asilo nido che si svuoterà il prossimo settembre, con tutti i piccoli utenti trasferiti nell’edificio di via Amstetten. Il progetto preliminare, redatto in circa due settimane ai soli fini di ricercare il finanziamento per via ordinaria, ha un costo preventivato di 7 milioni di euro. Da parte del sindaco Oss Emer, una descrizione sommaria della costruzione. «Si cercherà di sfruttare questa fase finale della legislatura provinciale - ha detto il sindaco Roberto Oss Emer -, che risulta decisiva per il protocollo d’intesa con la Provincia stessa». Il documento sarà portato in consiglio e comprenderà tutte quelle aree da tempo al centro dell’attenzione e che costituiscono risorse diverse dal puro contributo.

Per l’opposizione si tratta di un’operazione per la quale si chiede una delega in bianco. Marina Taffara (Pd) e Stefano Tomaselli (Patt) in particolare, hanno espresso una serie di perplessità motivate dal fatto che lo spostamento della scuola viene buttato lì senza uno studio complessivo della zona e degli aspetti che ne conseguono. Ma nello stesso tempo non c’è una visione d’assieme a livello urbanistico e quindi anche i servizi, la viabilità. «Il baricentro si sposta - ha detto Marina Taffara - e a cascata si aprono discussioni. Perché questa scelta? Ci viene proposto di approvare un progetto importante per il quale tuttavia non ci sono valutazioni del perché lì». Stefano Tomaselli ha chiesto invece il destino del sedime delle “Andreatta” affermando la necessità di conoscerlo subito perché poi non ci si dimentichi soffermandosi poi sulla necessità di uno studio sul bacino di utenza. Renato Tessadri (Patt) ha invece affrontato il tema della qualità del nuovo edificio (così anche Taffara), mentre Giorgio Zanei (Upt) ha affrontato il tema della viabilità nella zona (via Spolverine, via Marconi e via Montessori).

E’ stato a questo punto che Oss Emer ha scoperto un po’ le carte affermando. La scelta è caduto sull’area con i due edifici da abbattere perché non era necessaria una variante al Prg, è zona già urbanizzata, ha una viabilità di accesso che con qualche accorgimento (ciclabile) è tutto sommato a posto.

La sua illustrazione sommaria del progetto è stata integrata dal dirigente ingegner Luca Paoli: «7 milioni il costo totale con 5,5 milioni per lavori a base d’asta e 1,5 per somme a disposizione. I tempi tecnici: ci vorrà 1 anno per giungere al progetto esecutivo e altri 3 per l’esecuzione dei lavori». Scuola pronta per il 2025? Si può azzardare. Ha poi proseguito ricordando che il progetto preliminare serve solo per il finanziamento. Occorrerà una gara per il progetto definitivo, ci sono norme che garantiscono l’uso di materiali, gli impianti a risparmio energetico e via dicendo. Si vedrà di spostare la strada o monte o a valle dell’edificio (lo spazio c’è) per farne un unicum tra scuola e zona sportiva con parcheggi sul fronte di via Spolverine, ma anche su via Marconi. Illustrati gli spazi interni di massima. Poi voto unanime.













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