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Un appello alla pace nel ricordo di Dall’Oglio

BORGO. Sono passati 73 anni dalla tragica scomparsa del giovane Alfredo Dall'Oglio, martire europeo, e la comunità di Borgo vuole ricordarne la figura. «Riteniamo doveroso, come amministrazione,...



BORGO. Sono passati 73 anni dalla tragica scomparsa del giovane Alfredo Dall'Oglio, martire europeo, e la comunità di Borgo vuole ricordarne la figura.

«Riteniamo doveroso, come amministrazione, dedicare a questo nostro straordinario e coraggioso concittadino, un momento di riflessione. Un pensiero che serva da monito per noi stessi e per le future generazioni, contro ogni forma di totalitarismo e dittatura. Un appello alla pace, alla condivisione ed al rispetto della umana civiltà», è quello che in questa giornata di ricordo, lancia il sindaco Fabio Dalledonne.

Primogenito di tre figli, nel 1924 lasciò Borgo per emigrare con la famiglia in Francia: dopo la licenza elementare, nel 1931, Alfredo frequentò le scuole commerciali, ma per difficoltà economiche dovette abbandonare gli studi e cominciò a lavorare come tuttofare in una farmacia. Fin da piccolo frequentava l'oratorio e in seguito, nel 1937, entrò a far parte della Joc (Gioventù operaia cristiana), di cui divenne un dirigente. Iniziò anche ad interessarsi alle questioni politiche del tempo, conobbe ed approfondì il nazionalsocialismo, impegnandosi ad informare e mettere in guardia i giovani sulle ideologie nazionaliste e razziste che si stavano diffondendo in tutta Europa. Nel 1943 il governo collaborazionista di Vichy reclutò forzatamente manodopera francese da inviare in Germania. Tra questi c'era anche Alfredo Dall'Oglio, che fu impiegato come manovale in una fabbrica di colori e vernici a Berlin-Weissensee. Li riprese la sua attività di jocista e diventò responsabile del movimento della zona Nord-Est di Berlino, cercando di avvicinare i giovani alla fede cristiana ma, a causa dell'azione di repressione nazista contro i movimenti di ispirazione cristiana, ritenuti pericolosi per il regime, nel giugno del 1944 venne arrestato e portato con gli altri membri del movimento al carcere di Alexanderplatz. Trasferito nella prigione di Gross Hamburger Strasse il 9 settembre 1944 fu mandato nell'Arbeitserziehungslager di Wuhlheide, dove morì il 31 ottobre a soli 23 anni.

Per il suo grande impegno nel testimoniare la fede cristiana e viste le circostanze della sua morte, la Chiesa cattolica ha assegnato a Dall'Oglio il titolo di "Servo di Dio" ed è stata avviata la causa di canonizzazione mentre il Comune di Borgo gli ha intitolato il "Parco della pace". (m.c.)















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