Rurale Alta Valsugana l’utile cresce del 36,29% 

Il bilancio. Saranno numeri importanti quelli che verranno presentati sabato ai soci della Cassa  a quasi tre anni dalla fusione a quattro. I crediti deteriorati scesi al 16,70% in poco più di due anni


Fernando Valcanover


Pergine. Quasi in chiusura del primo triennio della Cassa Rurale Alta Valsugana, nata dall’unione di quattro distinte realtà cooperative, è d’obbligo un bilancio di quanto è stato fatto e quanto da fare. Nell’assemblea del 18 maggio saranno presentati dati di quella che viene definita anche “fusione anno due”, e le cifre relative ad un altro anno intero di operatività che consentono di fare raffronti. «Ci presentiamo – si legge nella lettera inviata ai soci - come organo collegiale al termine del mandato, al vostro giudizio, bilancio, cominciando dai dati del bilancio.

Dati positivi

L’esercizio si chiude con un utile netto di 7.330.000 euro, con un incremento del 36,29% rispetto a quello del 2017, anticipando con soddisfazione, che una gestione accorta del credito deteriorato, il problema maggiore da affrontare con la fusione, ha permesso di scendere in poco più di due anni dal 33,00% al 16,70%. Stabile è la raccolta complessiva e in crescita quella indiretta e soprattutto la gestita. Di poco salgono anche gli impieghi in bonis, in un panorama di stagnazione. Di importanza infine, l’indicatore della solidità aziendale, il Cetr1, che cresce al 19,70%, tra i livelli più alti in Italia. In termini economici generali il 2018 è stato un anno difficile, caratterizzato da una situazione economica del territorio ancora fragile. Il porfido, l’edilizia e l’immobiliare soffrono, ma turismo, agricoltura, manifatturiero e terziario pubblico e privato garantiscono reddito e occupazione, pur non supplendo al calo degli investimenti negli altri settori.

Vicini a soci e clienti

Nel 2018 è proseguita la razionalizzazione della rete distributiva e la riqualificazione degli immobili: l’ammodernamento dello sportello di Bedollo, l’insediamento del nuovo sportello di via Regensburger e del bancomat di via Filzi a Pergine, la riorganizzazione di quello di via Avancini a Levico e l’apprestamento del centro polifunzionale di Sant’Orsola, realizzato con una formula originale, vicina alle esigenze della comunità. Sono stati rivisti gli orari di apertura al pubblico, privilegiando l’attività di consulenza personalizzata su appuntamento. Per migliorare il servizio ai clienti, tutti i giovedì è stato poi introdotto l’orario esteso alla fascia oraria serale.

Si pensa al futuro

Il 2018 è stato l’anno dell’adesione al Gruppo Bancario Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano, partito il 1° gennaio scorso. Sarà l’anno numero uno della “nuova era” in cui si darà attuazione al primo piano industriale di gruppo. Il percorso porterà a un’evoluzione e a un accrescimento del sostegno all’economia locale.Tre le direzioni consolidate: l’intervento di sostegno economico alle iniziative e alle attività del volontariato che ci ha visti impiegare ben 1.282.725 euro, il dinamismo crescente, anche sotto il profilo territoriale, del braccio operativo nel sociale con CooperAzione Reciproca, la promozione del nuovo soggetto CooperAzione Futura, che si rivolge ai giovani soci.

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