Più posti al nido per settembre 2021

Altopiano della Vigolana. Più che sul bilancio 2020-2022, approvato senza troppi problemi, il consiglio comunale di lunedì sera, lungo e denso, ha concentrato tempo e qualche tensione, fra minoranza...


Maddalena Di Tolla Deflorian


Altopiano della Vigolana. Più che sul bilancio 2020-2022, approvato senza troppi problemi, il consiglio comunale di lunedì sera, lungo e denso, ha concentrato tempo e qualche tensione, fra minoranza e maggioranza, intorno a due temi: il servizio di asilo nido e la nuova convenzione con l’associazione che gestisce Malga Derocca. In quanto al bilancio, era un riassestamento di entrate e uscite in ragione della comunicazione definitiva dei trasferimenti provinciali e una ritaratura delle singole voci di spesa in ragione dell'effettivo.

All’unanimità è stato approvato l’importante Piano di protezione civile (al quale dedicheremo un articolo a parte nei prossimi giorni), complesso lavoro di cucitura e perfezionamento dei quattro piani degli ex comuni, elaborato con l’apporto del giovane assessore Marcello Sadler (ingegnere per formazione) e dei comandanti dei quattro corpi frazionali dei Vigili del fuoco volontari.

Il conflitto sulla convenzione per Malga Derocca ha visto un fitto scambio fra il consigliere di minoranza Stefano Vernuccio, da sempre nel mondo associazionistico, e la vicesindaca, Michela Pacchielat. Termini e argomenti inseriti nella convenzione hanno suscitato la paura nel consigliere che la giunta voglia “valorizzare” in senso pesante (strade, eccesso di presenza, eccetera) l’ambito prezioso della Derocca. «Abbiamo solo inteso modernizzare e rendere più trasparente la gestione - ha risposto Pacchielat -. Ci teniamo alla nostra montagna».

Sull’asilo nido, l’assessora Jessica Dellai ha spiegato la situazione. Le richieste di servizio del nido in Vigolana sono pari a 60% circa delle nascite. Ci sono 35 posti fra Bosentino e Vigolo Vattaro. L’attuale graduatoria con 28 bambini è una conseguenza dei nati nel 2018, superiori rispetto al 2019-2020. Si stima che le richieste dei nati del 2020 saranno circa 20, ad oggi negli uffici ci sono 16 domande dei nati 2020. A settembre 2021 si libereranno 24 posti, la graduatoria dovrebbe scorrere, restando in attesa 12 bambini (più eventuali nati nel 2021). Il 14% circa degli iscritti non effettua l’ingresso.

«L’Amministrazione intende trovare soluzioni tempestive– spiega Dellai - si è verificata la possibilità di usare spazi o strutture comunali ma rimane il problema dello spazio esterno non idoneo o strutture non adeguate per un servizio 0-3. Si sta vagliando la possibilità di convenzionarci con Comuni limitrofi per acquisire posti nido, è settimanale il confronto con professionisti per valutare altre possibili soluzioni». L’obiettivo resta incrementare i posti entro settembre 2021 con una soluzione più rapida, e poi individuare una risposta permanente, con la costruzione di un asilo nido ad hoc, che risponda al bisogno con una struttura idonea.













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