Otto progetti creati dai giovani  tra arti visive e performance 

Il bando. Il Comune ha scelto chi potrà presentare le proprie opere durante la “Autumn Edition” di Pergine Festival: metà saranno in mostra in Sala Maier e metà troveranno spazio al Comunale


Gianluca Filippi


Pergine. Sono 8 i progetti selezionati dalla commissione per l’edizione 2020 di PAG – Pergine Arte Giovane, il bando attraverso cui dal 2016 il Comune di Pergine sostiene i giovani artisti del Trentino Alto Adige. Quest’anno, anche grazie a una proposta di sostegno e promozione più appetibile, sono state piuttosto numerose le candidature, ben 39, ovvero il doppio della scorsa edizione. Tra queste sono state selezionate le 8 proposte, equamente divise fra arti visive e arti performative.

Tutti i progetti selezionati troveranno restituzione pubblica dal 27 al 31 ottobre, nell’ambito dell’Autumn Edition di Pergine Festival: in particolare i lavori riconducibili alle arti visive verranno esposti all’interno della Sala Maier, mentre quelli riferibili alle arti performative avranno spazio al Teatro Don Bosco.

Arti visive

Per la categoria arti visive sono stati selezionati Ludovico Tartarotti, il collettivo A5Sensi, Paola Boscaini e Marco Loss. Ludovico Tartarotti espone a Pergine due tele senza titolo con l’obiettivo di “realizzare storie inaspettate nella mente dell’osservatore curioso”. Il collettivo A5Sensi è invece formato da due giovani creativi trentini, Vittoria Voltolini (grafica e illustratrice) e Stefano Grisenti (fotografo e scrittore). Porteranno in mostra una raccolta fotografica abbinata a racconti brevi e a contenuti multimediali raggiungibili tramite QR-code. Paola Boscaini frequenta attualmente il biennio di Pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e a Pergine espone un trittico pittorico dal titolo “Forme architettoniche di memoria”. Marco Loss propone invece “Viva”, un documentario che parla di Beatrice, una ragazza di 19 anni che fa la pastora in Val dei Mocheni.

Le performance

Altrettante sono le proposte della sezione arti performative: il duo composto da Adele Pardi e Stefano Artini, Jacopo Giacomoni, Lorenzo Morandini e Francesca Bertolini. Adele Pardi è cantante, violoncellista, musicista di scena, compositrice e attrice, mentre Stefano Artini è tecnico e musicista. Il loro progetto, “I’m a true star”, nasce da un lavoro teatrale ispirato alla “Maria Stuarda” di Dacia Maraini ed esplora attraverso la musica pop-elettronica tematiche contemporanee legate al ruolo della donna nella società. Jacopo Giacomoni a Pergine porta “Ebbrezza distruttiva di una scimmia cappuccina”, una ricerca sulla prossimità e la lontananza fisica e linguistica del suono. Lorenzo Morandini propone “Idillio”, un solo coreografico che vede il corpo subire una condizione di pressione e rispondere con azioni prive di scopo utile. Infine, Francesca Bertolini, che in questo momento sta frequentando Cònia, la scuola di rappresentazione scenica diretta da Claudia Castellucci, nella performance “Lupo” mette in relazione l’animale e i suoi istinti primordiali con l’uomo culturale, che invece agisce seguendo abitudini acquisite dall'educazione.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera