Ospitalità alpina promossa dal Nodo di Gordio

Pergine. È giunta in questi giorni al presidente del centro studi internazionale “Il Nodo di Gordio”, Daniele Lazzeri, la lettera di ringraziamento e di rinnovata collaborazione da parte dell’Ambascia...



Pergine. È giunta in questi giorni al presidente del centro studi internazionale “Il Nodo di Gordio”, Daniele Lazzeri, la lettera di ringraziamento e di rinnovata collaborazione da parte dell’Ambasciatore della Repubblica di Slovenia in Italia, Tomaž Kunstelj.

Nel messaggio, il diplomatico di Lubiana ricorda il percorso di cooperazione avviato due anni fa con il centro studi trentino in occasione dell’evento “Echi dalle Alpi – Innovazioni e turismo verso le olimpiadi” a cui ha partecipato anche l’assessore alla cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli. Un’iniziativa che è proseguita quest’estate con un incontro a Levico Terme nel contesto del workshop annuale promosso dal “Nodo di Gordio” dove, insieme a Mariano Allocco, già Presidente Comunità Montana Valle Maira, al Dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero di Levico Terme Federico Samaden e allo scrittore e giornalista economico Augusto Grandi, si è concretizzato un progetto di sviluppo nel settore alberghiero e dell’ospitalità lungo tutto l’arco alpino.

«Grazie al coordinamento delle attività messo in campo da Daniele Lazzeri – scrive l’Amasciatore Kunstelj – abbiamo avviato una meravigliosa cooperazione. Un fruttuoso progetto transfrontaliero di gemellaggio tra gli istituti alberghieri dell’arco alpino che coinvolgono realtà enogastronomiche e culturali che partono dalla Slovenia ed arrivano sino al Piemonte».

«In questo senso – conclude il diplomatico – abbiamo già programmato una due giorni di visita delle scuole e delle Istituzioni slovene, oltre ad un incontro presso il Ministero dello Sviluppo economico a Lubiana che sarà realizzato non appena ci sarà consentito dalle restrizioni dovute alla pandemia Covid 19».

Appena appreso della lettera, Mariano Allocco ha sottolineato come «anche l’energia da fonti rinnovabili è una leva di sviluppo per vivere le Alpi e questa è la strada scelta dalla Valle Maira. Un Patto tra Monte e Piano è quanto serve per un avvenire possibile, diamoci da fare per sottoscriverlo». Per Federico Samaden, invece, «è necessario puntare su educazione e formazione, perché l’uomo viene prima di tutto. E gli uomini devono imparare l’arte dell’ospitare quale stile di vita».

Per l’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti che aveva sostenuto già nel 2019 il primo incontro dedicato alla dimensione culturale comune di tutto l’arco alpino: «Le montagne, in particolare le nostre Alpi, rappresentano una dimensione spirituale. Una cultura comune, al di là dei confini linguistici e politici, che unisce i popoli». Daniele Lazzeri si dice orgoglioso «di aver potuto contribuire attraverso l’attività promossa nel corso degli anni dal Nodo di Gordio ad avviare percorsi virtuosi che, partendo dalla cultura, consentono significative ricadute anche in termini economici per il mondo legato al settore turistico ed alberghiero che mai come in questo periodo sta soffrendo gli effetti delle restrizioni dovute alla pandemia».













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