Neve sgomberata dagli operai del Comune e da ditte private

Baselga di Piné. Mentre alla prima ondata di Covid-19 l’altopiano pinetano era stato solo parzialmente compromesso, con dati che non avevano fornito molte preoccupazioni. La nostra Rsa era stata una...


Giorgio Andreotti


Baselga di Piné. Mentre alla prima ondata di Covid-19 l’altopiano pinetano era stato solo parzialmente compromesso, con dati che non avevano fornito molte preoccupazioni. La nostra Rsa era stata una delle pochissime indenni dal virus, tanto da essere premiata per la lungimiranza degli amministratori. Purtroppo però, alla seconda ondata proprio la Rsa è stata la fonte prima del contagio, con oltre 40 infetti e oltre 10 decessi. Il Comune di Baselga di Piné con solo 5.800 abitanti, anche se la maggior parte dei contagi provenivano dalla casa di riposo, ha affrontato subito con decisione la situazione difficile creando una zona rossa per due settimane, assieme al Comune di Bedollo.

«Oggi però possiamo dire - afferma il sindaco Alessandro Santuari - che il 2020, anno molto particolare, si è appena chiuso e una delle esperienze più dure, ma anche formative, da noi affrontate, è stata sicuramente la gestione della pandemia. Anche a causa delle restrizioni che il nostro altopiano ha subito, abbiamo compreso come la possibilità di uscire da un'emergenza non può fare a meno di unione, dialogo, rispetto, trasparenza e determinazione. Dal punto di vista operativo la possibilità di avere da subito responsi immediati con i tamponi rapidi, anche qui sul territorio tramite la farmacia, con collaborazione di medici di base ed azienda sanitaria, ha permesso di isolare tempestivamente i soggetti positivi con relativi conviventi, rallentando il contagio. Quando la percentuale era pericolosamente oltre la soglia del 3% è stata valutata con l'Azienda sanitaria anche l'opzione di uno screening di massa. Abbiamo scartato questa analisi vista la scarsa affidabilità dei tamponi rapidi sugli asintomatici, che avrebbe potuto comportare informazioni poco utili o addirittura pericolose (i falsi negativi), mentre una campagna svolta con tamponi molecolari avrebbe comportato notevoli difficoltà operative (tempi prolungati). La curva dei contagi ha confermato l'efficacia del lockdown, abbattendo i positivi fino allo 0,4% di fine anno. Adesso attendiamo con speranza i vaccini a protezione prima di tutti delle persone più esposte per salute o per professione, con fiducia nelle indicazioni che verranno fornite dalle autorità sanitarie. L'auspicio per questo 2021 è di riuscire ad applicare a rovescio la curva del contagio al rilancio del nostro meraviglioso territorio, ancora una volta con unità, determinazione, chiarezza di intenti e rispetto del prossimo per riportare in alto la nostra comunità».

Inoltre, altra cosa positiva, Paolo Lazzaro, capogruppo Lega, nell’ultimo consiglio comunale ha informato che, non appena arriverà il vaccino, tutti i medici di base si metteranno a disposizione per la somministrazione delle dosi.













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