Levico, niente apparentamenti 

Verso il ballottaggio. I due candidati sindaco hanno deciso di non collegare le proprie liste a quelle di Maurizio Dal Bianco ed Enzo Latino Tommaso Acler: «L’unico nostro accordo è con i cittadini». Gianni Beretta: «Avanti come siamo partiti rimanendo un polo civico fino alla fine»


Beppe Castro


Levico terme. Cresce l’attesa a Levico Terme in vista del ballottaggio del prossimo 9 giugno per le elezioni del nuovo sindaco dove sono in corsa Tommaso Acler e Gianni Beretta. Al primo turno è stato un testa a testa fra i due che hanno dato un bel distacco al candidato del Pd Crescenzo Latino e al pentastellato Maurizio Dal Bianco. Ma la partita resta aperta visto che Acler al primo turno ha ottenuto appena 62 voti in più del suo avversario. Gli sfidanti hanno avuto una settimana a disposizione per definire qualche apparentamento, ma ad oggi, termine ultimo per presentare alla segreteria generale del Comune di Levico il collegamento con ulteriori liste, nessun accordo è stato siglato ufficialmente. Ma la possibilità di accordi ufficiali sembrava già abbastanza remota il giorno dopo il primo turno.

Niente accordi

«L’unico apparentamento è quello con i cittadini - dice Acler-. Abbiamo dialogato con alcuni esponenti di altre forze politiche però abbiamo ritenuto di andare avanti con lo stesso schieramento del primo turno, ovvero Lega e le due civiche». Anche Beretta, ha preferito non fare accordi. «Andremo avanti così come siamo partiti rimanendo un polo civico fino alla fine». La volontà di Beretta è legata all’identità delle tre liste civiche che lo hanno sostenuto. Maurizio Dal Bianco ha chiuso la porta a qualsiasi apparentamento motivando che «per coerenza il M5S non va da nessuna parte. Il nostro modo di fare politica è ben diverso dai candidati che andranno al ballottaggio. Chiunque vinca poi lo incalzeremo sui temi portanti del nostro programma». Anche il Pd non si è apparentato come sottolinea Enzo Latino: «C’è stato un dialogo aperto con Beretta, ma poi hanno deciso di andare da soli». Dunque l’apparentamento non piace a nessuno e a otto giorni dal ballottaggio, i due candidati sindaco rimasti in corsa, mettono a punto la strategia per lo sprint finale nella speranza che i cittadini di Levico Terme vadano a votare in massa visto che il fenomeno dell’astensionismo nel centro termale è purtroppo crescente.













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