«In primis, viabilità e sviluppo turistico» 

Il sindaco Oss Emer ha incontrato i residenti a San Cristoforo. Ipotesi polizia locale per regolare il traffico in viale Europa


di Roberto Gerola


PERGINE . È stata la viabilità e l’incolumità di quanti risiedono a tenere banco martedì sera a San Cristoforo, nel corso dell’incontro tra popolazione, giunta comunale e il sindaco Roberto Oss Emer. Ma sono emersi anche altri argomenti, come il tanto chiacchierato progetto di sviluppo turistico che da anni l’ingegner Flavio Pallaoro tenta di realizzare attraverso un accordo perequativo con il Comune.

La viabilità. Il fatto è che la strada provinciale attraversa il centro balneare con il nome di viale Europa, dal Pub Gulliver fino al Lido; e che la stessa strada corre tra gli edifici ed è percorsa da auto e mezzi pesanti che sfrecciano incuranti del limite dei 50 km/orari, delle uscite sulla strada dalle abitazione e alberghi e dell’incrocio con via Nazioni Unite (collegamento con Canale); ma soprattutto, incuranti dei numerosi semafori che iniziano davanti al Panificio Grisenti per terminare dopo l’incrocio per Canale (e la stazione dei treni). Per la verità, i semafori hanno da sempre costituito un problema specie per gli accessi pure regolati da semafori (a chiamata), nel senso che da sempre non sono rispettati. Oltretutto, viale Europa non è dei più larghi e spesso due camion che s’incrociano lasciano qualche pezzo di specchietto sull’asfalto, secondo le testimonianze. Ed è anche vero che il traffico pesante diretto sulla statale 47 viene dirottato sulla provinciale (viale Europa) intasando San Cristoforo: ciò avviene ad ogni incidente, seppur minimo, sulla statale.

Soluzioni per rallentare il traffico non ce ne sono, si è capito, se non posizionare una pattuglia di Polizia locale in “pianta stabile”.

Dalla lunga discussione è emerso che la principale fonte d’incidenti è l’incrocio con la strada per Canale. All’amministrazione comunale è stato proposto (da anni) di istituire il senso unico (in direzione di Canale) e quindi vietare l’accesso a viale Europa da chi proviene da Canale, realizzando quel marciapiede che ora non c’è. Ma il costo è troppo elevato: ai 200.000 euro di lavori si aggiunge almeno 1 milione solo di espropri; è necessaria una carreggiata di 5.50 metri più marciapiede di un metro e mezzo; è nei programmi ma senza finanziamento. Fino a qualche anno fa, nel Pup era prevista (da decenni) una circonvallazione a monte dell’attuale provinciale – viale Europa. Poi è stata cancellata (per la non fattibilità): una delle soluzioni prevedeva anche lo spostamento a monte della linea Fs e sul suo sedime realizzare la strada. Ma come si è detto, tutto finì in niente.

Il progetto di sviluppo turistico. Attraverso una società, l’ingegner Flavio Pallaoro è proprietario di vaste aree dentro e attorno a San Cristoforo: superficie dal parcheggio su viale Europa fino al via dei Pescatori con ex Hotel Seehof e dependance (ruderi), campi da tennis, verde privato (ora raso al suolo); ma anche area tra pub e Panificio Grisenti, poi lungo via delle Darsene e nell’angolo tra via delle Darsene e la statale 47. La proposta presentata una decina di anni fa aveva messo in crisi la giunta comunale anche con le opposizioni di allora (e in parte ora in municipio) decisamente contrarie. Una delle conseguenze fu la vicenda del centro medico (edificio costruito ed ora sequestrato dalla magistratura e passato di proprietà dello Stato). Il progetto venne abbandonato, ma l’imprenditore Pallaoro, dopo qualche anno, aveva ripreso l’idea di dare uno sviluppo turistico a San Cristoforo dotandolo di nuovi attrattive (albergo in particolare) anche perché, nel frattempo, il centro balneare si era avviato verso un triste declino. Oss Emer, martedì sera, ha parlato di un accordo perequativo in corso e da concludere entro l’anno: si parla di arredo urbano pubblico a carico dell’imprenditore in cambio di volumi edificabili compatibili con l’ambiente.













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