In Alta Valsugana i bovini godono di ottima salute 

L’assemblea. Ieri mattina gli allevatori si sono ritrovati per fare il punto della situazione Grandi passi avanti compiuti nel processo di crescita e gestione delle aziende agricole


Roberto Gerola


PERGINE. Il patrimonio bovino (e annessi) in Alta Valsugana è in ottima salute e il suo benessere è sempre sotto controllo grazie anche alla preparazione degli allevatori. La considerazione è emersa ieri mattina nel corso dell’annuale assemblea degli allevatori, da parte del medico veterinario Asl Mattia Fustini.

La fase burocratica

L’argomento ha rivestito particolarmente importanza anche se gran parte della mattinata è stata dedicata alla gestione burocratica e quindi amministrativa dell’azienda agricola. Fustini era assieme al collega Alessandro Chiesa che si è soffermato sui controlli. Entrambi tuttavia hanno parlato del “benessere” dell’animale in stalla. E in questo senso sono stati compiuti grandi passi nel processo di crescita degli allevatori.

Sono stati affrontati anche aspetti specifici molto interessanti proprio perché sono alla base di un prodotto sempre migliore e nelle stesso tempo delicato come può essere appunto la carne e il latte, a quindi a vantaggio dell’economia dell’azienda di allevamento. E a questo proposito, Massimo Gentili, il nuovo direttore (prima era vice) della Federazione che insieme al presidente dell’Unione allevatori Alta Valsugana Flavio Sighel ha guidato i lavori, ha ricordato a tutti i partecipanti all’assemblea annuale che le aziende socie sono 93 con oltre 2.600 capi di vacche, di cui oltre 1.600 da latte.

Il ruolo di Cooperfidi

I lavori erano iniziati con il saluto di Flavio Sighel e l’intervento di Michele Sartori, nuovo direttore di Cooperfidi. Sartori ha illustrato il ruolo e l’operatività della Cooperfidi, i collegamenti con il mondo dell’agricoltura, delle banche e della Provincia. Sartori ha anche sottolineato il fatto che Cooperfidi vuole farsi conoscere sempre più proprio per affiancarsi all’importante ruolo degli agricoltori e come valida opportunità a sostegno e sviluppo del settore, sempre più vitale nel nostro Trentino.

Il presidente Fezzi

È stata quindi la volta di Mauro Fezzi, presidente della FederAllevatori. Con il suo intervento, Fezzi ha parlato soprattutto delle importanti novità che riguardano il settore dell’allevamento e che sono state emesse a livello di Comunità europea specialmente per quanto riguarda le razze dei bovini e del materiale da riproduzione.

Altro argomento affrontato da Fezzi è stato quello relativo alla situazione economica della Federazione con riferimenti a finanziamenti, commercializzazione, attività, settore assicurativo, premi, fondo stabilizzazione del reddito, incentivi e via dicendo.

Gli aspetti amministrativi

Il direttore Gentili, parlando dell’aspetto amministrativo ha esortato gli allevatori (una ventina i presenti) a essere sempre più precisi nel fornire la documentazione richiesta e nella tenuta dei registri, parlando poi delle diverse azioni sul territorio che riguardano il ritiro degli animali, la fecondazione artificiale, il punto vendita, l’opera dei controllori Per la zona è Mauro Ferrari), le manifestazioni, le aste, i prezzi di realizzo eccetera.

La liquidazione dei “premi”

Altro aspetto interessante, al termine dell’assemblea, il ruolo dell’ufficio periferico dell’assessore provinciale all’agricoltura in funzione per Alta Valsugana, Valsugana e il Primiero, con la responsabile Stella Caden a spiegare le norme burocratiche per la liquidazione dei “premi” e degli altri contributi previsti per gli allevatori. Anche in questo caso, è stata auspicata una corretta documentazione per snellire le pratiche.

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