Il Cinema Impero rivive nelle vecchie foto ingiallite 

Ricordi della città. Venerdì prossimo nella sala Fanton del Teatro Comunale apre la mostra dedicata alla ex sala cinematografica abbattuta nel 2018 per far spazio alla nuova biblioteca


Gianluca Filippi


Pergine. Poco meno di due anni fa lo si è demolito ed oggi è già nostalgia. Il Cinema Impero, che in verità da tempo era ex cinema, nell’ottobre del 2018 è stato abbattuto per fare spazio al cantiere di costruzione della nuova biblioteca. Venerdì prossimo 11 settembre alle 18, la sala Fanton dell’adiacente Teatro Comunale toglierà i veli alla mostra dedicata all’ex sala cinematografica. Un’operazione che vuole raccontare un po’ di storia di… un pezzo di storia perginese.

Il cinema fu inaugurato il 17 dicembre 1938 e l’anno dà un indizio evidente del perché fu battezzato tale. In pieno regime fascista il titolo richiamava Libia, Etiopia, Eritrea: l’impero fascista per l’appunto. La capienza era importante per l’epoca: 250 poltroncine in legno in platea e 50 in galleria, ospitate in un perimetro di 10 metri per 20. I proprietari erano i fratelli Andreatta, già gestori (fino al 1941) dell’allora Teatro Amedeo, che era in piazza Municipio (già piazza Vittorio Emanuele III) ove oggi vi è il bar ristorante Volt. Non essendo però adatto ad ospitare le proiezioni di film, nel 1937 si avviarono i lavori accanto alla Filanda. Pochi mesi dopo, l’apertura.

Durante quegli anni il regime condizionava sensibilmente le pellicole proiettabili che da una parte celebravano i successi del fascismo e dall’altra davano spazio alla produzione nazionale: Cinecittà si inaugurava nel 1937. Prima di ogni film, inoltre, era obbligatoria la proiezione dei cinegiornali dell’Istituto Luce. Con la fine del regime finì anche l’Impero o, meglio, cambiò nome e divenne Supercinema nel 1945, con alla guida sempre la famiglia Andreatta. Ecco che arrivarono i film di guerra americani, i film western, i kolossal. Sono gli anni migliori, quelli della rinascita e delle grandi code fuori dal botteghino.

Gli spazi del Supercinema vengono comunque usati anche per altri eventi, come assemblee, concerti, serate di festa, i comizi elettorali che portavano a Pergine personalità di livello nazionale. Il giovedì veniva proiettato “Lascia o raddoppia?”. Poi la crisi e il declino degli anni Settanta, che portò il cinema a diventare un hobby quasi di nicchia. I proprietari resistettero qualche anno, prima di chiudere definitivamente i battenti nel 1981. L’edificio venne riconvertito all’attività artigianale (idraulica) sempre della famiglia Andreatta prima di essere venduto al Comune nel 2010 proprio con l’obiettivo di trasformarlo in biblioteca. Pensando ai tempi, ci sono voluti solamente 10 anni (anzi ormai quasi 11).

La storia del cinema Impero non venne comunque cancellata: alla mostra verranno esposti i materiali provenienti dall’archivio donato nel 1996 dalla famiglia Andreatta alla Fondazione Museo Storico del Trentino e dell’Archivio Storico del Comune di Pergine: disegni, bozzetti, corrispondenze, locandine, pubblicità dell’epoca. Nel 2004 venne anche pubblicato un volume a cura di Riccardo Pegoretti (scomparso poco dopo in un tragico incidente, storico collaboratore di Pergine Spettacolo Aperto) dal titolo “Cinema Impero: contributi per una storia del cinematografo a Pergine Valsugana: 1935-1981”.













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