Giuliano Orsingher sarà il protagonista della “Grande Mostra”

PERGINE. Due sono stati protagonisti della serata. Fabio Campolongo (architetto dei Beni culturali) e Giuliano Orsingher (artista, insegnante all’Istituto d’Arte a Trento, residente a Pergine,...



PERGINE. Due sono stati protagonisti della serata. Fabio Campolongo (architetto dei Beni culturali) e Giuliano Orsingher (artista, insegnante all’Istituto d’Arte a Trento, residente a Pergine, originario del Vanoi). Ciascuno per il proprio ruolo ha mostrato di “voler bene” al castello. Fabio Campolongo “cura” il castello nella sua manutenzione e restauro da oltre 20 anni. Ne ha seguito ogni intervento «con l’apporto determinante di Theo e Verena e il loro pragmatismo svizzero» e nell’ottica che il castello è un albergo a una stella, ma la migliore attraverso la massima offerta con il minimo, appunto una stella che stava a significare «il lusso di essere in un castello» che offre il proprio fascino della porta che cigola, della piscina che è a Pergine, della vicinanze di due laghi, ma anche del panorama che si ha, aprendo la finestra. Denis Fontanari gli ha proposto un incontro pubblico per spiegare gli anni di interventi e di quello che occorrerà fare. Poi appunto Giuliano Orsingher. La sua scelta come artista della “Grande Mostra” (26a edizione), ha detto Denis Fontanari, trova motivazione nel fatto che è artista del territorio dal quale si vuole ripartire dopo i molti artisti a livello europeo, perché è artista dell’ambiente (lavorò per Artesella); perché anche il castello fa parte dell’ambiente. Poi è stato lo stesso Orsingher a prendere la parola: «Parto dall’osservazione dell’ambiente, proseguo con la progettazione e poi la realizzazione negli spazi ampi, la parte più faticosa. Nei disastri di fine ottobre ho visto un messaggio di ribellione: gli alberi sono materia prima della mia arte». (r.g.)













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