Gestioni associate, Pergine ci guadagna 80 mila euro 

Il sindaco Oss Emer risponde all’interrogazione di Marina Taffara (Pd) «Arrivano dal riparto delle spese tra i Comuni che utilizzano i nostri uffici»


di Roberto Gerola


PERGINE. Gestioni associate nell’ambito di Pergine? Tutto procede nel migliore dei modi stando alla risposta che, Roberto Oss Emer, sindaco di Pergine (Comune capofila), ha dato alle domande in merito inviate dal Pd di Pergine con la consigliere comunale Marina Taffara. Sostanzialmente, nessun costo, anzi.

Si legge, infatti, che «dal riparto delle spese della gestione associata, approvate annualmente dalla Conferenza dei sindaci, al Comune di Pergine è riconosciuto un trasferimento di 80.000 euro quale concorso degli altri Comuni alle spese che Pergine, in qualità di capofila, sostiene per il fatto di mettere a disposizione e vantaggio dei comuni associati la propria organizzazione/struttura».

Si specifica inoltre che la gestione associata per i cinque Comuni (Sant’Orsola, Palù del Fersina, Fierozzo, Frassilongo e Vignola Falesina) ma non per Pergine, «ha incontrato resistenze e difficoltà legate alla riorganizzazione dei servizi e degli uffici comunali; gradualmente il progetto ha preso corpo e tante barriere e ostacoli sono caduti. Attualmente si registra una buona integrazione a livello di uffici e anche una buona condivisione delle scelte a livello di Conferenza dei sindaci».

Si passa quindi alla “percezione” del Comune di Pergine circa l’andamento della gestione associata. Sindaci: «Il loro atteggiamento è decisamente migliorato con il passare del tempo e negli ultimi mesi non hanno manifestato criticità particolari; i vicesegretari: che partecipano settimanalmente alla Conferenza dei dirigenti e che hanno contribuito in maniera costruttiva a portare avanti il progetto, manifestano apprezzamento per l’attuale funzionamento del sistema organizzativo. Infine, i cittadini (anche degli altri Comuni) che si avvicinano ai nostri uffici (in particolare per i Servizi tecnici e Tributi) non hanno manifestato particolari criticità circa l’erogazione dei servizi».

Criticità? «La gestione associata per i Comuni che sono soggetti all’obbligo è, nel migliore dei casi, tollerata, ma a volte anche osteggiata più dalla parte politica che non da parte del personale e quindi la maggior criticità sta nella mancata condivisione a livello istituzionale delle scelte fatte dal legislatore provinciale». E si conclude affermando «che tenuto conto che la convenzione fra i Comuni ha una durata decennale, gli effetti si potranno vedere con maggiore chiarezza fra qualche anno».













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