Fornace, lieve calo dei residenti 

Gli iscritti all’anagrafe a fine 2018 erano 1.326, 23 in meno dell’anno precedente



FORNACE. La popolazione residente nel territorio del Comune a fine 2018 rimane sostanzialmente sopra i 1.300 abitanti, ma registra ancora un deciso calo, nell’ordine delle 23 unità, attestandosi a 1.326 abitanti, di cui 680 maschi e 646 femmine. Il nuovo decremento è dato dal consistente numero di emigrati, i cittadini cancellati dall’elenco residenti, ben 76, che hanno lasciato il paese, un numero ben superiore ai 53 immigrati, gli iscritti, che hanno determinato nel raffronto un saldo negativo di 23 unità. Positivo invece il saldo nati – morti, 13 i primi, 9 i secondi, con una differenza di più 6 all’attivo. Completano il quadro generale della relazione predisposta dal responsabile dell’anagrafe, Fabio Gottardi, il numero dei nuclei familiari che sono 529, in leggero calo rispetto ai 537 dell’anno precedente.

Nel 2018 l’immigrazione è ancora diminuita continuando quel calo determinato principalmente dalla scarsità di trovare lavoro. I cittadini stranieri attualmente iscritti all’anagrafe sono 107, 61 maschi e 46 femmine, provenienti da 16 Paesi; predominano i cittadini della Macedonia in numero di 37 e quelli del Marocco con 31 presenze, seguiti da Colombiani, Ucraini, Albanesi e Polacchi. Per quanto riguarda i luoghi di residenza della popolazione, la maggior parte vive nel centro di Fornace: le vie più densamente popolate sono quelle dei Pardolini, del Borgolet, dei Ferari, delle Quadrate, dei Monti, del Cortiveder, Strada Nuova. Tra le frazioni in testa il Villaggio Pian del Gacc dove risiedono 93 persone, poi S. Stefano con 36, Maso Zorzi 38, località Valle 31. La popolazione anziana ultra sessantacinquenne raggruppa oltre 200 persone, gli ultranovantenni sono 12. Tra le persone più longeve ci sono Gisella Pisetta (1922), Augusto Pisetta (1924), Angela Stenico ed Ernesta Valler (1925), Gina Caresia (1926), Maria Pisetta, Gino Scarpa, Dario Girardi, Rita Cristofolini del 1927, Augusto Lorenzi e Stefania Pisetta e Marco Valler del 1928. (f.v.)













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