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Dal Curie al tricolore del pugilato 

Nembali Gassama si aggiudica il titolo italiano “Elite” dilettanti



PERGINE . Testimonial d’eccezione per l’istituto Marie Curie. Si tratta di un giovane senegalese (peraltro nato a Rovereto) che ha frequentato con successo il triennio “costruzioni, ambiente e territorio” (ex geometri) e da due anni frequenta sociologia a Trento. Risiede a Cadine ed un pugile provetto. Si chiama Nembali Gassama, ha 21 anni, ed è campione dei medio-massimi (81 kg). Ha iniziato a 15 anni e ha sempre proseguito ottenendo sempre prestigiosi successi. Milita per il Cus Trento e un mese fa a Termoli (nel Molise) ha vinto il campionato italiano “Pugile Elite”, i migliori pugili tra i dilettanti. Nella competizione ha vinto battendo nell’ordine Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna con una vittoria netta e meritata. È stato selezionato tra gli otto miglior pugili universitari a livello nazionale ed è di qualche giorno fa la notizia che è stato convocato per il “Guanto d’Oro” 2018, manifestazione in programma a Fermo a metà giugno. Si tratta di un altro importante riconoscimento per il giovane ex alunno del “Curie”. A tutt’oggi, il suo curriculum conta 32 incontri positivi e 7 sconfitte.

«I miei allenatori sono Francesco Nicotera, Alessandro Mazzoni, il coach Betulla e a Trento c’è Detassis. Adesso spero nel TopSport», afferma. A quanto si è capito, il giovane Gassama ha tutte le carte in regola. Si tratta del programma di UniTrento a sostegno della dual career di studenti-atleti di alto livello. Nato nel 2011 come primo esempio in Italia di programma di dual career, TopSport offre ad atleti e atlete un supporto concreto nel conciliare gli impegni sportivi con quelli accademici. Il programma è aperto a tutte le discipline sportive e a tutti i corsi di studio UniTrento.

Residente appunto a Cadine, Nembali è “tornato” l’altro giorno in segreteria al Marie Curie per incontrare la vicepreside Marina Stenghel con la quale, da studente, ha sempre avuto un ottimo rapporto fin da quando era dirigente Sandra Bocher: «Mi hanno aiutato in molte occasioni, ci ha detto, a superare le difficoltà per questo sono tornato all’istituto a mostrare l’ultimo importante risultato sportivo ottenuto, cioè il titolo di campione italiano conquistato a Termoli». Bene accolto naturalmente, insieme alla mamma. «Non è stato facile studiare e praticare lo sport - aggiunge - anche perché da Cadine a Pergine dovevo cambiare mezzo. Comunque, all’Istituto, ho potuto avere molte soddisfazioni e aiuti. Anche attualmente conciliare sport e studio non facile. Sociologia mi piace e in particolare vorrei scegliere la specializzazione del nutrizionismo legato alla sport». (r.g.)













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