Buss, la frazione  grande come un condominio

Pergine. Trentatré abitanti, in pratica un condominio cittadino ed invece siamo in località Buss dove è ancora disposizione dei residenti un minuscolo cimitero. Resta da capire se a nascere sia stata...



Pergine. Trentatré abitanti, in pratica un condominio cittadino ed invece siamo in località Buss dove è ancora disposizione dei residenti un minuscolo cimitero. Resta da capire se a nascere sia stata prima la chiesetta della Madonna della Neve o quel piccolo agglomerato di case che ai tempi d'oro aveva sfiorato gli ottanta residenti. L'origine del nome, come ci spiega il fiduciario frazionale Giuliano Zanei, potrebbe essere quella corrispondente alla conca nella quale è stato costruito il paese, proprio sotto il “croz” sul quale si trova la chiesa. Dubbi anche sull’esatta denominazione della chiesetta chiamata dal popolo tra la fine del ’600 ed inizi ‘700 della Madonna dell’Aiuto. Mentre i testi ufficiali parlano sia di Madonna della Neve o più semplicemente della Beata Vergine Maria. In tutti i casi Buss è cresciuto sotto la sua chiesa costruita nel 1679 voluta da don Domenico Prada arciprete della Pieve di Pergine che volle essere seppellito all'interno della chiesa. Nel 1707 attorno al suo perimetro fu costruito il cimitero.

«A seguito dell'epidemia del colera del 1855 – racconta Giuliano Zanei – quegli spazi perimetrali finirono per essere troppo piccoli e così si decise di costruire il nuovo cimitero praticamente all'ingresso del paese: i morti furono 13 in meno di due mesi. Noi abbiamo ancora la regola del loculo perpetuo, ma anche grazie agli spazi liberi è a tutt'oggi il nostro cimitero. La chiesa viene aperta la domenica pomeriggio per celebrare la messa o per i funerali che per fortuna sono due anni che non ne celebriamo e le chiavi le ha il nostro compaesano Rino che in pratica fa il sacrestano». Nel 1709 arrivò la prima campana, mentre la seconda fu donata dalla Cappella del Santo Crocefisso di Prada. Durante la Grande Guerra una delle due campane fu requisita dagli austriaci per costruire cannoni. Perché Buss tornasse ad avere una doppia campana ci volle la colletta popolare del 1929 e su una di queste sono stati incisi i nomi dei caduti della Prima Guerra Mondiale di Buss e Prada. D.P.















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