«Ti racconto la Val di Sole», che spettacolo 

Dimaro, Auditorium stracolmo per il saggio dell’Acrobatica Valli del Noce. E oggi alle 17 si replica


di Eva Polli


DIMARO. “Con questo spettacolo si è raggiunta l’eccellenza”: così Alessandro Fantelli, assessore della Comunità di Valle, ha suggellato l’intensità con cui il saggio dell’Acrobatica Valli del Noce ha rilanciato l’immagine della Val di Sole in un Auditorium di Dimaro stracolmo. A sua volta Erica Fontana, intervenuta a nome della Federazione di Atletica, ha espresso alla presidente dell’associazione sportiva, Patrizia Cristofori, tutto il suo compiacimento per un lavoro durato anni e che adesso ha raggiunto la sua maturità, supera i 400 atleti, dei quali 250 coinvolti nello spettacolo, e ha raggiunto 56 podi nelle gare di cui metà sul gradino più alto.

Il saggio, grazie anche agli sponsor Wegher Sport e La Spleuza, verrà riproposto oggi pomeriggio alle 17.

Al di là dei numeri, si può davvero dire che nel corso del saggio “Ti racconto la Val di Sole” è stata dispiegata ogni piega del corpo dei giovanissimi atleti dell’Acrobatica Valli del Noce. Per la regia di Sabrina Guidi e Silvia Costanzi e nella presentazione di Cristiano Corradini, ogni performance, ogni base musicale (video, suono e luci di Simone Lorengo e Iiriti Service), ogni coreografia (costumi Cucielle di Laura Eccher e Gruppo Folk Val di Sole), ogni esercizio a corpo libero è stato curato nei minimi dettagli da uno staff composto da Tommaso Brunelli, Manuela Cicognani, Silvia Costanzi, Arianna Dezulian, Milena Dezulian, Lucio Failla, Simon Framba, Veronica Longhi, Chiara Gentilini, Martina Marinolli, Elisa Pangrazzi, Erica Pangrazzi, David Panizza, Chiara Pedergnana, Eleonora Possamai, Arianna Rossi, Gioia Rizzi, Gaia Serafini, Francesca Tommaselli, Cristina Tononi, che hanno puntato con grandissima efficacia a far sì che il pubblico possa avvertire emotivamente anche l’aspetto più remoto della Val di Sole nella sua attualità e nella sua cultura passata.

A partire dal cocuzzolo per scendere a valle, quello che si dipana a 360 gradi seguendo la voce fuori campo di Lorenzo Muzzi, è il misterioso fascino delle stagioni che si riempie della mutevolezza dei colori e delle forme prendendo vita nei costumi e nelle mosse dei giovanissimi interpreti. Non c’è aspetto che non abbia offerto il destro per essere immortalato; ripreso il folklore dei balli tradizionali, il risveglio della natura è stato reso con la naturalezza di un gruppo di bimbi a colori alle prese con l’emozione del rafting; la leggenda della Presanella ha fatto il paio con un’impareggiabile guerra bianca culminata nel “Signore delle cime” affidato ad un coro misto guidato da Rita Dell’Eva. Perfino il mito di una notte in tenda è miracolosamente uscito tra le strisce di stoffa usate per l’arrampicata. Le malghe, il divertimento della mountain bike, le sagre di paese, il taglio del fieno con cicchirichì iniziale e finale, i canederli, i taglialegna con il rumore ritmico della motosega, i rifugi, la neve vestita d’azzurro e di bianco, tutto ha trovato spazio in un capolavoro di suggestioni ed evocazioni ottenuto da una perfetta fusione di splendide immagini con le figure del corpo.













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