Riqualificazione in vista per il campo sportivo di Denno 

L’impianto. Costruito negli anni novanta e gestito dall’Us Bassa Anaunia, ha bisogno di essere  ammodernato. Saranno rifatti il tappeto erboso, la copertura delle tribune e i locali accessori


Fabrizio Brida


Denno. A oltre 20 anni dalla sua realizzazione, l’impianto sportivo in località Valmaor, a Denno, presenta delle evidenti criticità e delle carenze funzionali. Per questo motivo il Comune, proprietario della struttura, ha autorizzato la società sportiva Us Bassa Anaunia, che lo ha in uso per lo svolgimento della propria attività a livello dilettantistico, a presentare domanda di finanziamento provinciale per la realizzazione di alcune opere di riqualificazione.

Il progetto

Trattandosi di impianto pubblico, il soggetto utilizzatore non può infatti apportare modifiche all’impianto senza la specifica autorizzazione dell’amministrazione comunale proprietaria. D’accordo con il Comune, dunque, la Bassa Anaunia ha deciso di presentare la domanda di finanziamento sul progetto preliminare predisposto dall’ingegner Francesco Gabrielli di Denno, comportante un costo complessivo di 503.519 euro di cui 342.791 sono rappresentati da lavori e 160.728 da somme a disposizione.

L’impianto sportivo, costituito dal campo da calcio con relativi spogliatoi, tribune e locali accessori, è stato costruito negli anni 1990-1995. Ora richiede delle opere di ammodernamento e manutenzione riguardanti il tappeto del campo, la copertura delle tribune e i locali accessori. Secondo il Comune le opere prospettate dall’associazione hanno effettivamente un fine pubblico, in quanto funzionali e a servizio della promozione dello sport e in particolare della pratica del calcio, molto diffusa fra i giovani di Denno e dei paesi limitrofi dove opera la società sportiva. La Bassa Anaunia ha quindi proposto di fare domanda di finanziamento sulla legge provinciale “Promozione dello sport e dell’associazionismo sportivo trentino”, idea avallata ora dall’amministrazione comunale, che intende anche accettare il vincolo di destinazione per un periodo non inferiore a 15 anni. In base all’esito della domanda presentata, sarà poi necessario un confronto fra il Comune e l’associazione sportiva per il reperimento delle risorse ulteriori rispetto al finanziamento provinciale, che può arrivare fino a un massimo del 75% sulla spesa ammissibile.













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