Piano aree produttive, la parola al Consiglio di Comunità

Cles. Domani, alle 19, seduta del Consiglio della Comunità Valle di Non, con all’ordine del giorno la prima adozione del piano stralcio delle aree produttive del settore secondario di livello...



Cles. Domani, alle 19, seduta del Consiglio della Comunità Valle di Non, con all’ordine del giorno la prima adozione del piano stralcio delle aree produttive del settore secondario di livello provinciale. Prima, alle 17, sullo stesso tema si esprimerà per un parere la Conferenza dei sindaci. La vicenda è in ballo ormai da oltre due anni. In molti casi il piano stralcio, dopo una verifica puntuale effettuata con i Comuni, prevede la riduzione di aree che forse troppo frettolosamente in passato erano state classificate produttive. Questa aree, anche per il cambio di tipologia delle imprese artigiane o per ragioni di viabilità, sono rimaste inedificate e ora i proprietari, che in genere sono agricoltori, ne chiedono le restituzione alla vocazione agricola. Questo anche per motivi fiscali, perché sulle aree produttive grava l'Imu, su quelle agricole no.

Diverso il caso di Mollaro, una delle 7 zone produttive di livello provinciale in val di Non, che invece è da tempo completamente esaurita e sulla quale insistono nuove richieste d'insediamento da parte di una decina di nuove aziende artigiane che vogliono insediarsi o allargarsi. L'ampliamento è però ostacolato dai residenti di Mollaro che paventano disagi per la viabilità (già adesso complicata tra il passaggio a livello ferroviario e il transito dei Tir in centro storico) e per la vivibilità del paese che è a forte espansione urbana. L'ampliamento, a quanto pare, nella proposta di piano stralcio ci sarà anche se non sarà nella direzione inizialmente indicata, ad est, ma a sud verso il riordino fondiario. «Soluzione che è stata discussa e ridiscussa, abbiamo tenuto conto di tutte le posizioni possibili confrontandoci con il Comune di Predaia, ma è tempo di decidere» - spiega il presidente della Cdv, Silvano Dominici. A sbloccare la vicenda è arriva la mozione, approvata all'unanimità dal consiglio di Predaia, che ha vincolato l'ampliamento all'adozione, da parte di Provincia e Comunità di valle, di soluzioni al tema viabilità con la possibilità di tenere un referendum.

L’adozione del piano stralcio è attesa da tempo da altre amministrazioni comunali che hanno i piani regolatori condizionati da area a destinazione artigianale mai usufruite e nemmeno usufruibili. Oltre a quella di Mollaro in valle di Non ci sono attualmente sei zone produttive di livello provinciale. Di queste due sono situate a Cles (in via Trento e verso Tuenno, a monte della Sp Destra Anaunia), e una ciascuno nei comuni di Fondo, Sarnonico e Ville d’Anaunia. G.E.















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