Passeggiate per riscattare il Molino dalla Torre Zorzini

mezzana. Mezzana “macina” cultura anche il 24 agosto. Dagli uffici del consorzio turistico con tappa ai tre pannelli introduttivi dedicati ai vari molini del paese, al molino Dalla Torre Zorzini e...


Eva Polli


mezzana. Mezzana “macina” cultura anche il 24 agosto. Dagli uffici del consorzio turistico con tappa ai tre pannelli introduttivi dedicati ai vari molini del paese, al molino Dalla Torre Zorzini e alla coltivazione dei cereali, salendo alla chiesa della Madonna di Caravaggio e poi lungo la stradina un tempo canale del rio Spona fino al Mulino Dalla Torre Zorzini. È il percorso, funzionale anche all’animazione del centro storico, seguito dalla passeggiata-visita guidata a Mezzana che verrà riproposta il 24 agosto alle 17 e alle 21 con lanterne. Pensata dal Comitato costituitosi a Mezzana con lo scopo di riscattare il Molino Dalla Torre Zorzini dall’abbandono, la passeggiata ha già registrato grande entusiasmo lo scorso 24 luglio.

Nel corso delle due visite guidate che il Comitato riproporrà il 24 agosto, lo storico dell’arte Paolo Dalla Torre racconterà con entusiasmo e competenza “la fatica del vivere” della gente di Mezzana prima dell’avvento del turismo, sottolineando il dovere morale di conservare le testimonianze di quelle che erano le attività produttive. Nella visita di luglio alla chiesa del Caravaggio ha evidenziato come sotto l’altare maggiore passa proprio il canale mentre si racconta che la stessa chiesa sia stata costruita in onore della Vergine apparsa tranquilla sulle acque impetuose del torrente che durante le piene era fonte di grande apprensione e devastazione. Poi il viottolo dietro l’abside dove è tuttora visibile il muro di contenimento del torrente che doveva proteggere la chiesa. Del molino dove un tempo l’acqua metteva in moto le ruote oggi non più visibili, lo storico illustra nei dettagli gli strumenti di lavoro, il loro uso e qualche curiosità. Ad esempio la presenza di un attrezzo per distillare la grappa in clandestinità.

Il molino dovrebbe tornare ad essere anche un luogo di incontro per un nuovo filò nello stesso luogo dove una volta lo si faceva aspettando il proprio turno. La proposta di perseguire una cultura che prova a dare qualità e profondità al turismo che sta ripartendo dopo il lockdown, apprezzata moltissimo dai numerosi presenti al primo appuntamento, non mancherà di suscitare entusiasmo anche il 24 agosto. E certo costituisce un ulteriore richiamo il fatto che il Mulino Dalla Torre Zorzini partecipi al censimento Fai dei luoghi del cuore 2020 con cui viene offerta a tutti i cittadini la possibilità di segnalare attraverso una raccolta firme un luogo particolarmente caro e che deve essere preservato. Per questo bene, per cui si punta a raggiungere le duemila firme, ci si appresta a redigere un progetto in grado di attirare visitatori per cui occorrerà mettere in campo competenze di veri e propri imprenditori della cultura













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