La siccità non farà più paura agli agricoltori di Denno

Denno. Il Comune ha dato il proprio benestare alla realizzazione di una nuova vasca d’accumulo in località Pinè. In ottobre il presidente del Consorzio di miglioramento fondiario di Denno ha...



Denno. Il Comune ha dato il proprio benestare alla realizzazione di una nuova vasca d’accumulo in località Pinè. In ottobre il presidente del Consorzio di miglioramento fondiario di Denno ha presentato domanda al Comune per ottenere l’autorizzazione alla realizzazione di una vasca di accumulo di acqua uso irriguo su una particella di proprietà comunale, con sospensione dell’uso civico per la durata stabilita nell’atto di concessione da concordare fra le parti. Dalla domanda, corredata del progetto dell’ingegner Federico Vivari con studio a Trento, si evince che la richiesta è finalizzata all’ottimizzazione delle derivazioni irrigue dal torrente Lovernatico, in particolare sostituendo l’attuale condotta di adduzione (senza variazione di tracciato) e realizzando una nuova vasca, in adiacenza a quella già esistente, con una capienza di circa 913 metri cubi di acqua. Volume, questo, necessario a sostenere gli impianti irrigui trasformati a goccia anche in periodi di siccità. La vasca esistente non è in grado di fornire un volume così elevato di acqua, quindi la nuova struttura adiacente funge da vaso comunicante.

L’amministrazione comunale, valutando che il progetto proposto dal Cmf possa avere ricadute positive sia sulla collettività, in particolare sulla riduzione dell’impatto ambientale e sulla salute pubblica, sia sul mondo agricolo andando a proporre un ulteriore ammodernamento degli impianti a favore delle aziende agricole, si è detta disposta ad autorizzare i lavori (sotto il profilo civilistico, non urbanistico) e a concedere la disponibilità del terreno necessario, compresi gli spazi di manovra e accesso, funzionale non solo al mantenimento della vasca esistente ma anche alla realizzazione della nuova vasca a cui collegarla. È stata dunque definita una proposta di contratto di concessione di durata trentennale. L’assegnazione dell’area deve essere preceduta però dalla sospensione del diritto d’uso civico. Per questo l’amministrazione ha richiesto al Servizio autonomie locali della Provincia la sospensione del diritto d’uso civico gravante sulla particella a Pinè. In tal caso il Consorzio potrà realizzare le opere previste progettate. F.B.















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