ossana - il film “cento anni” stasera al cinema comunale 

L’Italia dopo la rotta di Caporetto raccontata da Ferrario

OSSANA. Oggi alle 21 al Cinema comunale di Ossana il Comune di Ossana, in collaborazione con la biblioteca comunale, presenta “Cento anni”, un film di Davide Ferrario sulla storia d'Italia dalla...



OSSANA. Oggi alle 21 al Cinema comunale di Ossana il Comune di Ossana, in collaborazione con la biblioteca comunale, presenta “Cento anni”, un film di Davide Ferrario sulla storia d'Italia dalla disfatta di Caporetto, un viaggio attraverso le sconfitte e le riscosse dal 1917 ad oggi.

Nell’ambito del nutrito programma di appuntamenti dedicati al Centenario della Grande Guerra, “Oltre le mura – memorie di guerra sospiri di pace”, organizzato dal Comune di Ossana per l’estate 2018, viene proposta la proiezione dell’ultimo film di Davide Ferrario presentato all’ultimo Torino Film Festival ed uscito nelle sale il 4 dicembre scorso con l’indipendente e coraggiosa casa di distribuzione Lab80.

Il film di Ferrario è una lettura originale degli ultimi cento anni della storia del nostro paese, suddivisa in quattro episodi. Primo capitolo: dopo cento anni, la disfatta del 1917. I vissuti, raccontati attraverso le voci recitate di profughi, orfani e prigionieri, e i luoghi, dalla Risiera di San Sabba al Vajont. Secondo capitolo: la Resistenza. La storia famigliare del chitarrista Massimo Zamboni (CCCP e CSI), un nonno fascista ucciso da due partigiani, l'uno poi ucciso dall'altro. Le speranze diverse e i conflitti tra chi è rimasto. Terzo capitolo: la strage di Piazza della Loggia a Brescia: "I morti servono a capire le ragioni per cui sono morti", dice Manlio Milani, presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Strage. Quarto capitolo: l’emergenza demografica di oggi, lo spopolamento del Sud. Con il poeta e attivista Franco Arminio attraverso le campagne di Irpinia e Basilicata. Un film dunque per riflettere su cosa ha comportato il 1918 per l’Italia e sugli avvenimenti che hanno portato fino ai giorni d’oggi. L’ingresso è gratuito. (s.z.)













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